Valanga sull’hotel Rigopiano: sale a dieci il numero dei sopravvissuti

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    La valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano lo scorso mercoledì ha causato già la morte di diverse persone e purtroppo sono ancora molti i dispersi; finalmente però sorge un bagliore di speranza per il ritrovamento di dieci sopravvissuti sotto metri di neve e macerie.

    Valanga sull’hotel Rigopiano: altre quattro persone trovate vive

    Dopo incessanti ore di ricerche e scavi da parte dei vigili del fuoco e della protezione civile vengono tratte in salvo altre quattro persone: le intense ore di scavo, che rappresentano una vera e propria corsa contro il tempo, hanno dato i loro frutti e riacceso una speranza nel cuori dei familiari, da due giorni in attesa di notizie. Nonostante il passare delle ore, non si affievolisce la forza di volontà di estrarre dalle macerie altri probabili sopravvissuti.

    Il primo contatto con il gruppo c’è stato poco dopo le undici, grazie ai cani che li hanno individuati. Dall’esterno, infatti, non si sentivano voci poichè la struttura, nonostante abbia protetto i sopravvissuti,  non permette di comunicare con l’esterno, anche a causa della neve che assorbe i suoni. Ad aiutare i soccorritori nelle ricerche c’è un manutentore dell’albergo, Fabio Salzetta, anche lui sopravvissuto. Sta indirizzando i vigili del fuoco nelle aree dell’hotel dove si trovavano i clienti prima della slavina, per accelerare le operazioni di soccorso.

    In serata sono stati estratti vivi altri tre bambini e la madre di uno di questi, trasportati tramite l’uso degli elicotteri all’ospedale di Pescara;  nessuno di loro è in gravi condizioni o a rischio di vita. Secondo i medici sono stati gli abiti pesanti a fornire un aiuto sostanziale ai sopravvissuti per combattere il freddo e la conseguente ipotermia.

    Valanga sull’hotel Rigopiano: tre i romani ancora sotto le macerie

    Valanga hotel Rigopiano

    Valanga hotel Rigopiano

    Dal Rigopiano di Farindola da mercoledì non si hanno notizie di una coppia di trentenni di Mentana e manca all’appello anche una cinquantenne della capitale. La coppia dei due giovani era giunta in hotel da solo un giorno. Dopo le molte morti di cittadini romani in seguito al terremoto di Amatrice e Accumuli, sono altri tre quindi i concittadini  dispersi fra i resti dell’albergo travolto da una valanga che potrebbe essere stata provocata da una delle cinque scosse di mercoledì.

    A Mentana c’è la figlia dei due trentenni dispersi, che insieme a parenti e amici  aspetta il ritrovamento dei genitori. Gli amici hanno scritto sui social media numerosi messaggi,  tutti dello stesso tenore: «Forza ragazzi, non mollate!». Una speranza, una preghiera, proseguita per tutta la notte, mentre ancora si tenta di raggiungerli.

    Elisa Catesini

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