‘Viaggio della Memoria’: 600 studenti visitano i luoghi della Shoah con i sopravvissuti ai campi di sterminio

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    Oltre 600 studenti sono stati i protagonisti dell’edizione 2012 del ‘Viaggio della Memoria’ della Provincia di Roma, che li ha portati alla scoperta di uno dei periodi più tragici e bui della nostra storia nell’ambito delle iniziative per la Memoria coordinate dal professor Umberto Gentiloni.
    Un viaggio che non è solo parentesi, ma parte integrante dell’offerta formativa dei ragazzi. “La scuola – ha spiegato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti – serve sì per imparare a far di conto e a usare la ‘h’, ma soprattutto a formare le persone. Forse – ha ricordato il presidente- la Shoah non si ripeterà mai in questo modo, ma il seme dell’odio non è morto con la fine della Seconda guerra mondiale, basta pensare a quello che avviene negli studi, e dobbiamo combatterlo in tutti i modi per evitare la riproposizione di certe assurde atrocità, di cui l’odio, appunto, e’ il primo gradino”.
    Prima tappa dell’edizione 2012 del ‘Viaggio della Memoria’, dedicato a Primo Levi a 25 anni dalla sua scomparsa, la visita, a Cracovia, del quartiere ebraico ‘Kazimierz’ e della sinagoga ‘Temple’. Subito dopo, i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, con importanti testimonianze: Andra e Tatiana Bucci, Sami Modiano e Piero Terracina sopravvissuti alla Shoah, insieme al presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, e a Marcello Pezzetti, presidente della Fondazione Museo della Shoah.
    Zingaretti ha poi lanciato un’idea: “Io penso che la Nazionale di calcio italiana dovrebbe visitare il campo di concentramento nazista di Auschwitz in occasione degli Europei di giugno in Polonia e Ucraina, come farà la Germania. Se la nostra Nazionale visitasse questo luogo lo farebbe davvero in nome di tutta l’Italia unita”.
    “Come tutti gli altri anni”, ha aggiunto l’assessore alla Scuola, Paola Rita Stella, “i ragazzi hanno vissuto un’esperienza più unica che rara. Avranno sempre vivo questo ricordo, e con questo anche più coscienza e conoscenza”.
    Ai ragazzi Zingaretti ha ricordato che quella per la memoria è “una battaglia culturale che si fa banco per banco, aula per aula, strada per strada, quartiere per quartiere e spetta a tutti noi – ha sottolineato – perché è un percorso che deve essere vivo 365 giorni all’ anno. E’ vero che in democrazia tutte le idee hanno diritto di cittadinanza ma fanno eccezione quelle che per affermarsi negano alle altre il diritto di affermarsi, negano la libertà alle altre di esprimersi”.

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