Roma: Usura e estorsione, confiscati oltre 2 MLN di beni

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Roma – I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un provvedimento di confisca di veicoli, somme di denaro, orologi e gioielli di pregio.

La sentenza della Corte di Appello capitolina ha confermato le accuse nei confronti di un imprenditore romano, condannato in primo grado per i delitti di estorsione e usura, ordinando la confisca dei beni gia’ sottoposti a sequestro preventivo perche’ di valore sproporzionato rispetto ai redditi leciti.

Le attivita’ investigative, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono state condotte attraverso indagini finanziarie e patrimoniali, perquisizioni, sequestri di documentazione, intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti e hanno fatto emergere le prove della attivita’ usuraria, anche mediante atti estorsivi e lesioni personali ai danni delle vittime.

L’assoggettamento psicologico di queste ultime e’ testimoniato in modo lampante dall’episodio che ha visto protagonista un uomo il quale, per sottrarsi alla “brutalita’ e aggressivita’” era fuggito all’estero dopo essere stato violentemente picchiato e costretto, per qualche giorno, a nascondersi.

Il condannato, dedito – si legge nel provvedimento – “all’affarismo illecito piu’ sfrenato”, aveva minacciato un’altra vittima di “bucarle” un occhio e di tagliarle la testa, mostrandogli un seghetto, se non avesse restituito la somma prestata (circa 150.000 euro) e gli esosi interessi (con tassi anche del 255% all’anno).

Il patrimonio oggetto di confisca e’ costituito da contanti, conti correnti, titoli, polizze assicurative, circa 100 tra orologi, diamanti e preziosi, una Ferrari, 2 motocicli, per un valore totale superiore ai 2 milioni di euro.

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