A Roma “Digital Omnivores” il sapere corre su web

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    Dalle pagine dei libri all’e-book, dal silenzio delle biblioteche a tablet, smart phones e ipad che rendono gli utenti ricettori e portatori insieme del processo di conoscenza. Questo il filo rosso che ha radunato oggi a Roma la comunità dei bibliotecari dell’era digitale di tutto il mondo, in occasione dello ‘Spring event’ dei ‘Digital Omnivores’, promosso dall’ambasciata degli Usa a Roma e con protagonisti quegli onnivori digitali grazie ai quali, oggi, il sapere corre anche su web. «L’accesso digitale non è solo essenziale per il proliferare delle moderne democrazie, ma per una società che sia forte economicamente e socialmente», ha evidenziato l’ambasciatore statunitense a Roma David Thorne aprendo il convegno e ricordando che, sin dal suo arrivo, in linea con la strategia del segretario di Stato Hillary Clinton, ha «incoraggiato l’uso dei new media per comunicare al meglio con gli italiani». Thorne ha quindi sottolineato «il forte impatto dei new media sulle nostre relazioni», citando alcuni casi di vere «’mobilizzazioni sociali di massa»: il sistema di donazioni attivato dopo il sisma di Haiti, il sorgere delle primavere arabe, il diffondersi del movimento degli indignados e di Occupy Wall Street. L’evento è stato aperto da una clip della band rap ‘Krikka Krew’, ideata e girata dallo staff dell’ambasciata e che sarà presentata a un concorso indetto dall’associazione delle biblioteche umbre, a conferma del grande interesse dell’ambasciata Usa per le nuove tecnologie. Anche perchè «il mondo è cambiato e se noi non cambiamo il nostro modo di interagire, resteremo emarginati» mentre nel futuro domineranno «piattaforma digitali e tecnologie mobili. Vi sembrerà strano, ma il computer è ormai superato», ha concluso Thorne.

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