Appropriazione indebita e autoriciclaggio: sequestrati 851mila euro a imprenditrici stabilimento

Roma – Il Nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di finanza ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per un importo di 851.000 euro, nei confronti dell’imprenditrice romana T.S.M. (classe 1946) e di sua sorella T.C. (classe 1951) attive nel settore turistico mediante la gestione di un rinomato stabilimento balneare del litorale ostiense.

Le ipotesi di reato contestate sono quelle di appropriazione indebita e autoriciclaggio. Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle – coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina – partite dall’approfondimento investigativo di alcune transazioni finanziarie anomale, hanno consentito di appurare che le indagate, nella loro rispettiva veste di amministratore di diritto e co-amministratore di fatto della societa’, a partire dal 2012, avevano effettuato ingenti e ingiustificati versamenti di denaro contante sui propri rapporti bancari personali, per un ammontare di oltre 1,2 milioni di euro.

Gli approfondimenti investigativi portavano a dimostrare che tali somme erano frutto di un collaudato meccanismo di sottrazione di proventi in nero derivanti dallo svolgimento dell’attivita’ dello stabilimento balneare, che venivano distratti dall’attivita’ aziendale per essere destinati a scopi personali, sicuramente difformi da quelli statutari. E’ stato accertato che, buona parte della provvista cosi’ accumulata, per l’importo di 851.000 euro, e’ stata autoriciclata attraverso l’accensione di polizze assicurative, operazioni queste idonee a ottenere un concreto effetto dissimulatorio della provenienza illecita delle somme impiegate.

I provvedimenti eseguiti costituiscono l’epilogo di un complesso iter investigativo che dimostra ancora una volta la costante azione della Guardia di finanza finalizzata alla ricerca e repressione dei crimini di natura economico-finanzaria e all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.