Arrestati per violenza sessuale due molestatori su autobus

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    Due molestatori, che hanno infastidito due donne a bordo di due bus a Roma, sono stati arrestati dai carabinieri. Nel primo caso i militari della stazione Roma Porta Cavalleggeri hanno arrestato un marocchino di 42 anni con l’accusa di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, non nuovo a questo tipo di comportamenti, è stato notato dai militari, impegnati nei quotidiani servizi di controllo eseguiti a bordo dei mezzi pubblici della Capitale, salire a bordo dell’autobus Atac 64 al capolinea di Termini. Da subito lo straniero ha rivolto sguardi insistenti e ammiccamenti nei confronti di una giovane turista brasiliana di 19 anni. Giunto all’altezza della fermata di piazza Venezia, il 42enne, dopo essere riuscito a farsi spazio tra gli altri passeggeri e a posizionarsi nei pressi della ragazza, ha iniziato a molestarla pesantemente. A quel punto i carabinieri sono intervenuti per bloccarlo ma il molestatore, resosi conto di essere stato scoperto, ha strattonato uno dei militari tentando di assicurarsi la fuga. La ragazza ha denunciato l’accaduto e la sua vicenda è stata confermata anche da un testimone. Una scena simile si è verificata in piazzale della stazione Tiburtina: qui, i carabinieri della stazione Roma Nomentana, in servizio nei pressi dello scalo ferroviario insieme ai militari dell’Esercito nell’ambito dell’operazione «Strade Sicure», hanno arrestato un romeno di 40 anni che stava pesantemente infastidendo una 38enne della Repubblica Ceca. La donna stava viaggiando a bordo del bus di linea «649» quando sono iniziate le «particolari attenzioni» dello straniero. Al capolinea della stazione Tiburtina, le urla della donna, che era riuscita a divincolarsi dalla presa del suo aguzzino, hanno attirato l’attenzione dei carabinieri che sono intervenuti per bloccare il romeno prima che potesse allontanarsi. La donna, in forte stato di choc, è dovuta ricorrere alle cure del Policlinico Umberto I. I due molestatori sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.

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