Arrestato dalla Polizia 22enne bengalese

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    S.F.I., 22enne del Bangladesh, con il volto coperto da un passamontagna  e con una pistola in mano, ha suonato ad un appartamento in piazza Vittorio.

    All’interno vi abita un suo connazionale, che lavora per di una ditta di “money transfert” per  la quale anche lui ha lavorato in passato.

    Una volta dentro, i due occupanti, moglie ed un amico dell’uomo, sono stati aggrediti e minacciati. Il malvivente infatti, ben sapendo della disponibilità di danaro contante che il marito ha a causa del suo lavoro, gli ha chiesto di contattarlo telefonicamente affinchè portasse a casa  20.000 euro, minacciandoli di gravi conseguenze.

    La donna però, pur spaventata, è riuscita a chiudersi in una stanza e, mentre l’amico ha contattato il marito per la richiesta del denaro lei ha iniziato ad urlare chiedendo aiuto.

    L’uomo, quando ha sentito le grida della moglie in sottofondo, ha immediatamente telefonato ai carabinieri per dare l’allarme.

    Uscita dalla stanza, la vittima ha recuperato un telefono cellulare ed ha nuovamente telefonato al marito per chiedergli aiuto.

    Il rapinatore ha strappato di mano il telefono alla donna ed ha cercato di scappare. La seconda vittima, presente in casa,  ha cercato di bloccarlo ma è stato colpito in testa con il calcio della pistola.

    Durante la fuga il rapinatore si è disfatto sia dell’arma che del cellulare appena rubato.

    Quando è arrivato nei pressi della fermata del tram in via Farini, ancora inseguito dalla vittima, un passante in attesa del tram, ha cercato di aiutare quest’ultima trattenendo per qualche minuto il ladro che però è riuscito a divincolarsi.

    E sono proprio le grida del testimone che hanno attirato l’attenzione degli agenti del Commissariato Viminale, diretto dal dr. Gaetano Todaro.

    Quando hanno visto cosa stava accadendo, sono intervenuti immediatamente.

    Il testimone  ha raccontato ai poliziotti quello che era successo e quando questi hanno raggiunto il rapinatore, questo ha gettato a terra il passamontagna che aveva ancora indosso cercando di fuggire.

    Bloccato poco dopo,  è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato dove è stato  arrestato per rapina aggravata e tentata estorsione.

    La pistola recuperata è risultata essere un giocattolo.

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