Brutale stupro in una discoteca dell’aquilano. Vittima 20enne di Tivoli. Fermato nega: “Rapporto sessuale consenziente”

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    Stupro su una 20enne, nella notte, in una discoteca del comune di Pizzoli (L’aquila). La giovane è originaria di Tivoli (Roma) ma abita all’Aquila, dove frequenta l’università è ricoverata nell’ospedale dell’Aquila in condizioni gravi anche se non in pericolo di vita. Gli investigatori hanno comunque definito l’aggressione selvaggia.

    Lo stupro è avvenuto fuori dalla discoteca «Guernica» di Pizzoli (L’Aquila), dopo le 3.30, quando la festa all’interno – organizzata – era ancora in corso con la partecipazione di un’ottantina di persone. Gli investigatori hanno reso noto che la giovane è stata però trovata più tardi, sul retro del locale, dal titolare, che ha chiamato i soccorsi e i carabinieri.

    C’era un giovane con gli indumenti sporchi, forse di sangue, non lontano dalla scena dello stupro quando il gestore della discoteca ha trovato la ragazza a terra, durante il solito giro di controllo intorno al locale al momento della chiusura. Lo ha detto lo stesso uomo, Luigi Marronaro, dopo essere stato ascoltato dai carabinieri. Marronaro ha affermato che vista la giovane a terra, insanguinata tra la neve, seminuda con una temperatura di parecchi gradi sotto lo zero, ha chiamato 118, carabinieri ed il buttafuori della discoteca affinchè lo aiutasse. «Sembrava morta. Mi sono preso un grande spavento – ha detto -. Abbiamo cercato di rianimarla senza riuscirci e poi di ‘beccarè il responsabile subito». Marronaro, secondo il suo racconto, rimane vicino alla ragazza; il buttafuori gira intorno al locale, notando il giovane con gli abiti macchiati: «di sangue», ha detto poi Marronaro. Lo ha avvicinato, gli ha chiesto cosa facesse lì e lo ha invitato ad aspettare l’arrivo dei carabinieri che, successivamente, ha seguito in caserma per essere ascoltato. «Era vestito normalmente ma ci ha detto di essere un militare di fuori, in servizio all’Aquila. Ha aggiunto che la mattina dopo sarebbe dovuto andare al lavoro». «Forse è successo nel parcheggio. Sarà lei stessa a dirlo quando starà meglio. Quanto è accaduto ci ha scioccato tutti – ha aggiunto – ma chiaramento quanto avviene fuori dal locale non dipende da noi. Era un’apertura normale. Ci saranno state meno di cento persone».

    Dalla versione del giovane fermato, si apprende negli ambienti investigativi, che avrebbe negato lo stupro, parlando ai Carabinieri di un rapporto sessuale consenziente.

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