Cerveteri, trovato morto nella campagna: arrestato l’assassino

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    Con l’arresto di P.F., un 51enne di Santa Marinella, ritenuto l’omicida, sia considera risolto il caso dell’assassinio di Carmine Monaco di 74 anni, trovato morto il 3 febbraio scorso nelle campagne di Cerveteri dopo essere stato colpito da tre colpi di arma da fuoco. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia si erano indirizzate verso la pista economico-finanziaria in quanto l’uomo ucciso era stato arrestato per reati di usura ed estorsione. L’attività investigativa si è integrata con un’altra indagine del Gruppo della Guardia di Finanza di Fiumicino che, nel frattempo, stava procedendo nei confronti di un’associazione a delinquere dedita al traffico internazionale di stupefacenti, dopo aver sequestrato 100 Kg di cocaina ed arrestato 6 corrieri. L’attività investigativa dei carabinieri si è incrociata quindi con le intercettazioni telefoniche ed ambientali e l’ analisi dei tabulati telefonici che la Guardia di Finanza stava eseguendo a carico dell’organizzazione criminale dedita al narcotraffico. Grazie ai telefoni cellulari e dai navigatori gps sono stati ricostruiti tutti i movimenti dell’omicida che hanno permesso di capire come si era svolto il delitto ed anche in che contesto era maturato. L’omicida a causa delle continue perdite economiche inflitte dai sequestri della Guardia di Finanza all’ organizzazione criminale, di cui faceva parte, era diventato debitore di Carmine Monaco che, a sua volta, lo teneva sotto pressione ormai da mesi per rientrare di un prestito. Inoltre, proprio per i continui sequestri aveva perso credibilità nei confronti del resto dell’organizzazione che stava meditando di tenerlo fuori fuori dagli affari, anche a causa dei suoi problemi di alcool e droga, che lo rendevano inaffidabile. Per eliminare la pressione dell’usuraio e riscattarsi agli occhi dell’organizzazione, l’uomo decise l’omicidio. Così dopo aver fissato un appuntamento con Monaco, lo fece salire in auto e in via Monte Abatoncino e lo uccise. Gli investigatori sono riusciti ad individuare l’autovettura utilizzata per commettere l’omicidio prima che fosse fatta scomparire. Nonostante l’esito negativo degli accertamenti tecnico-scientifici del Ris di Roma, gli elementi indiziari raccolti a carico del 51/enne sono stati giudicati dal Gip presso il Tribunale di Civitavecchia talmente gravi da portare all’emissione del provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato, nel frattempo già arrestato per droga. Le indagini sono state condotte dal 1ø Nucleo Operativo della Guardia di Finanza del Gruppo di Fiumicino e dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri di Civitavecchia.

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