Civitavecchia, domato incendio nella centrale Enel di Torrevaldaliga Nord. Direttore: “Nessun fumo tossico”

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    È stato domato l’incendio sviluppatosi alle 10.30 di questa mattina nella centrale Enel di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia causato dal surriscaldamento di un trasformatore. Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco, supportate dalle squadre antincendio di Enel, che dopo aver circoscritto le fiamme con schiumogeni, hanno poi spento completamente le fiamme. Attualmente sono in corso le operazioni di riavviamento di due dei tre gruppi di trasformatori già funzionanti. L’evento, sempre contenuto nel perimetro dell’impianto, non ha causato alcun danno alle persone e alla salute, così come certificato dalle analisi dell’aria effettuate in tempo reale dalle centraline dell’Osservatorio Ambientale di Civitavecchia. Dai primi riscontri il funzionamento dei sistemi di sicurezza e di telecontrollo di Enel è risultato tempestivo e corretto .

    «Questa mattina, a titolo cautelativo, abbiamo deciso di spegnere anche gli altri due gruppi della centrale per evitare che l’incendio si propagasse e per consentire un più tranquillo intervento dei vigili del fuoco»: lo ha detto l’ingegner Giuseppe Molina, direttore della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, a Civitavecchia. Molina ha inoltre sottolineato che si è trattato di un evento molto raro ma non impossibile, le cui cause andranno accertate. «Ora – ha spiegato – sono tornati disponibili per l’esercizio i due gruppi che non sono stati coinvolti nell’incendio. Il gruppo 2, invece, avrà bisogno di qualche approfondimento prima di poter tornare all’esercizio commerciale. Dalle schede di sicurezza – ha proseguito – si vede che l’olio bruciato non è tossico. I dati che abbiamo riscontrato dimostrano che non c’è nessuna differenza di fatto tra le emissioni delle ore prima dell’episodio e le successive in termini di ricaduta di polveri e di qualità dell’aria».

    Sarà un’inchiesta interna dell’Enel ad accertare le cause dell’incendio che si è sviluppato questa mattina su un trasformatore del secondo gruppo della centrale a carbone Enel di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia. Un evento estremamente raro, secondo i tecnici dell’ente elettrico, dovuto al surriscaldamento del trasformatore, non attribuibile tuttavia all’eccessiva temperatura atmosferica. Si sono intanto concluse nel primo pomeriggio le operazioni di spegnimento e attualmente si sta procedendo al riavviamento di due dei tre gruppi che sono già disponibili all’esercizio. Nella tarda mattinata, la centrale è stata visitata dai sindaci di Civitavecchia, Gianni Moscherini e di Tarquinia, Mauro Mazzola, che hanno incontrato alcuni dirigenti dell’ impianto. Il fuoco si era sviluppato intorno alle 10 di questa mattina preceduto da un forte scoppio accompagnato dalla fuoriuscita di un denso fumo nero. Subito dopo, il secondo gruppo si è fermato in automatico. Oltre agli addetti delle squadre antincendio dell’Enel, sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco di Civitavecchia, rafforzate successivamente da altre due giunte da Roma. Tuttavia, prima di intervenire, i vigili hanno dovuto attendere che bruciasse completamente l’olio contenuto nel trasformatore. Nella fase dei lavori di riconversione a carbone della centrale, il cantiere di Torre Valdaliga Nord, è stato teatro di tre infortuni sul lavoro mortali, oltre che di altri meno gravi. Le tre vittime erano dipendenti delle ditte appaltatrici. L’ultimo incidente, avvenuto il 3 aprile del 2010, è costato la vita a Sergio Capitani, un operaio di 34 anni raggiunto in pieno dallo scoppio della tubazione dell’impianto dell’ammoniaca che stava tentando di disostruire.

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