Clamore alla Marcigliana: torna alla luce Villa Rustica del III secolo a.C.

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Roma – A Roma sulle colline a Nord di Settebagni, nella riserva naturale della Marcigliana, e’ stata individuata e studiata una Villa Rustica, databile al III secolo a.C. e rimasta in uso fino al V-VI d.C., la cui complessa stratificazione testimonia le varie fasi di vita dell’edificio attraverso i secoli.

La struttura, spiega una nota della Soprintendenza, e’ stata rinvenuta durante le attivita’ di archeologia preventiva della Soprintendenza speciale di Roma per i lavori di costruzione della nuova linea elettrica Roma Nord-San Basilio condotti da Areti, societa’ del Gruppo Acea che si occupa della gestione e distribuzione della rete elettrica a Roma.

“Questa importante scoperta mostra come il lavoro della Soprintendenza si svolga sempre in sinergia con i soggetti coinvolti, senza ritardi, anzi con efficienza e rispetto per le esigenze della cittadinanza- spiega Daniela Porro, Soprintendente speciale di Roma- Uno scavo che testimonia e conferma la ricchezza del territorio circostante la Capitale, che spinge a indagare e studiare ulteriormente il passato della nostra citta’ anche nelle sue aree periferiche. Un altro prezioso tassello di quel grande e sorprendente affresco che e’ il sottosuolo di Roma”.

Questo ritrovamento archeologico, aggiunge la presidente di Acea, Michaela Castelli, “e’ un esempio della peculiarita’ e dell’unicita’ di una citta’ come Roma. Acea ne e’ consapevole e sente la responsabilita’ di operare in un territorio con un grande patrimonio archeologico.

Per questo lavora in stretta collaborazione con le istituzioni culturali del territorio, in particolare con la Soprintendenza speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, in un’ottica del rispetto dei luoghi e delle testimonianze della storia”. Areti sta proseguendo i lavori sulla nuova linea elettrica At 150 kV, l’attivita’ e’ iniziata a maggio 2018 e si concludera’ a gennaio 2020: e’ prevista la sostituzione dell’attuale linea, della lunghezza di 16 chilometri, con una nuova linea aerea della lunghezza totale di 8 chilometri.

I lavori di Areti sono condotti nel pieno rispetto delle linee guida ambientali e delle specie faunistiche, migratorie e stanziali presenti nella zona. Materiali e reperti archeologici sono ancora in fase di studio, dalle prime ricerche sullo scavo si puo’ affermare che si tratta di una importante scoperta in area suburbana per le informazioni che questo contesto sta offrendo sulla vita intorno alla citta’.

Dal primo insediamento nel III secolo a.C., infatti, al completo abbandono dell’edificio nel VI d.C., trascorrono circa ottocento anni: le varie fasi della Villa, con modifiche, ampliamenti, ristrutturazioni, corrispondono alla crescita della potenza romana e, con la fine della fase espansionistica dell’impero, al successivo declino. La Villa e’ stata ricoperta, riparata con vari tipi di protettivi, per preservarla dagli agenti atmosferici, e in futuro sara’ possibile studiare un eventuale progetto di valorizzazione.

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