Di Maio: c’è volontà di fare giustizia nel nome dello Stato

Farindola (Pe) – “Dobbiamo fare giustizia perche’ e’ assurdo quello che e’ successo e’ quello che stiamo vedendo negli ultimi giorni. Noi siamo qui anche per far capire a quei signori da che parte stiamo. Da che parte sta lo Stato. È importante per me comunicarlo anche con la presenza dello stato qui”. È quanto ha detto Luigi Di Maio in occasione della commemorazione delle vittime di Rigopiano.

Il vicepremier si e’ rivolto in particolare al fratello di Gabriele D’Angelo, una delle vittime, che gli ha detto:: “Perche’ per mio fratello e’ gli altri lavoratori non e’ stata riconosciuta la morte sul lavoro?”. “Stiano facendo alcuni interventi normativi in Parlamento- la replica di Di Maio- su questa tragedia quello che non e’ stato fatto sara’ fatto sia per la questione delle morti sul lavoro sia per quanto riguarda gli indennizzi e i risarcimenti. Ci siano messi all’opera abbiamo incontrato qualche settimana voi e ci lavoreremo una cosa alla volta e faremo tutto forza”.

L’uomo ha anche mostrato al vicepremier una corona di fiori.
“L’ho fatta per le 56 richieste di aiuto di mio fratello. Sopra c’e’ l’orario: le 11.30 quello della sua richiesta di aiuto che nessuno ha dichiarato sin dai suoi primi interrogatori”. Un riferimento questo all’inchiesta bis sui presunti depistaggi: secondo la Procura la chiamata sarebbe stata infatti occultata.