Donna uccisa ritrovati altri resti, interrogato un uomo

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    Orrore a Roma – Ultime notizie – Sarebbero stati ritrovati un una busta di plastica gli altri resti della donna uccisa e smembrata e le cui gambe sono state rinvenute in un cassonetto della spazzatura in zona Parioli a Roma.

    Tutti elementi che sono al vaglio della Polizia scientifica che sta esaminando i reperti.

    Donna uccisa: trovati altri resti

    Altri resti di un corpo femminile sono stati trovati dalla Polizia in alcuni cassonetti di via Guido Reni e si ritiene che appartengano alla stessa donna della quale nella serata di ieri sono state trovate le gambe mozzate in un cassonetto di viale Maresciallo Pilsudski, di fronte al Galoppatoio.

    Un uomo è in stato di fermo in Questura, dove gli investigatori della Squadra mobile della polizia lo stanno interrogando: e’ fortemente sospettato di aver avuto un ruolo chiave nella vicenda, se non proprio di essere l’autore del delitto e del sezionamento del cadavere.

    La donna, a un primo esame medico legale, è apparsa di razza caucasica.

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    Nel frattempo, è ancora sotto interrogatorio in Questura il sospettato che potrebbe essere lo stesso uomo ripreso dalle telecamere di sorveglianza intento, la scorsa notte, a gettare qualcosa nei contenitori per la spazzatura.

    Si tratterebbe del fratello della vittima che, ovviamente, è stata identificata ma della quale ancora non sono state diffuse le generalità.

    La pista giusta per gli investigatori è costituita dalle immagini delle diverse telecamere di sorveglianza installate nella zona. Immagini che, secondo indiscrezioni, avrebbero ‘bloccato’ il momento in cui il pacco, l’involucro contenente le due gambe amputate all’altezza della regione inguinale della vittima e’ stato abbandonato nel cassonetto dove poi il caso ha voluto che venisse scoperto: una giovane rom vi stava rovistando e la sua attenzione e’ stata attirata, come sempre in questi casi, da un involucro.

    La giovane ha rotto e smosso l’involucro e sono spuntati i due arti sezionati. Di qui l’allarme e il via alle indagini. E le immagini hanno offerto una traccia evidente.

    Non vengono forniti particolari ma si tratterebbe della targa di un automezzo da cui una persona e’ scesa ed ha abbandonato nel cassonetto il macabro involucro, e quella targa ma anche quella figura umana impegnata in quell’atto hanno ‘parlato’, hanno indirizzato gli investigatori della Squadra mobile.

    Gia’ ieri sera e per tutta la notte i poliziotti hanno proceduto ad una ricerca sistematica in tutti i cassonetti della zona piu’ prossimi a quello dove erano state abbandonate le gambe, ipotizzando che i resti sezionati del corpo fossero stati in qualche modo ‘distribuiti’ in altri contenitori non molto distanti.

    Un modo di disfarsi che nelle intenzioni dell’autore dell’orrendo fatto avrebbe favorito la dispersione del corpo stesso attraverso la raccolta dei rifiuti ad opera di piu’ camion compattatori del servizio Ama.

    La ricerca nella zona piu’ immediata non ha pero’ dato risultati, quei cassonetti in zona non hanno consegnato nulla di quanto gli investigatori speravano di ottenere. B

    en diverso invece da quanto venuto fuori in via Guido Reni, area non molto distante ma neppure proprio prossima a viale Maresciallo Pilsudski.

    Evidentemente gli investigatori avevano una traccia in piu’ per cercare anche li’, ovvero – anche se al momento bocche cucite in Questura – dal fermo dell’uomo individuato attraverso le immagini delle telecamere nella zona del primo ritrovamento si e’ arrivati poi al successivo recupero di altre parti del corpo della vittima, praticamente quel che mancava.

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