Dopo due anni arrestato e condannato uomo che uccise romeno ad Ariccia

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    A distanza di due anni dal cruento fatto di sangue accaduto all’interno del bosco di Galloro è giunta ieri la condanna a 16 anni di reclusione in Corte d’Assise d’Appello per Toader Cimpoesu, considerato l’assassino di Costel Lupascu, il cittadino romeno che fu percosso fino alla morte all’interno della sua baracca nell’estate del 2009. A seguito della condanna Cimpoesu è stato arrestato ieri sera in regime cautelare dai Carabinieri della stazione di Genzano che lo hanno trasferito in carcere in esecuzione di apposita ordinanza emessa dalla Corte d’Assise d’Appello. Il brutale fatto di sangue accadde il 27 giugno 2009 ad Ariccia, in località Galloro, dove la vittima viveva nel bosco in una baracca di fortuna insieme alla sua compagna. L’uomo attorno alle 2 del mattino fu aggredito con pugni e bastonate tanto violenti da cagionarne la morte. La compagna riuscì invece a salvarsi grazie a una rocambolesca fuga nei boschi circostanti e al pronto intervento dei Carabinieri. Le indagini portarono, nel giro di pochi giorni, all’individuazione dell’assassino che fu arrestato dopo intense ricerche a Rosarno (Reggio Calabria). Cimpoesu fu assolto in primo grado e rimesso in libertà ma i Carabinieri fecero emettere a suo carico un provvedimento di esplusione dal territorio nazionale per motivi imperativi di ordine e sicurezza pubblica, che lui disattese trattenendosi clandestinamente in Italia. La sua clandestinità emerse tuttavia in seguito all’assassinio a Genzano, nel gennaio 2011, di un altro cittadino romeno, Valentin Daniel. Quest’ultimo a seguito di una lite scaturita per futili motivi, fu ucciso con un’arma da taglio da un cittadino tunisino pluripregiudicato, Herraz Hamza. Benchè in questo caso l’autore del crimine fu immediatamente arrestato ed assicurato alla giustizia, il fatto generò un’acuta situazione di contrasto tra le comunità romena e tunisina di Genzano e i Carabinieri dovettero intensificare i controlli nei confronti di entrambe per scongiurare il pericolo di nuovi episodi criminali. Proprio Cimpoesu fu in tale contesto identificato e denunciato sia per il possesso di un coltello sia per essersi clandestinamente trattenuto sul territorio nazionale, confermando in tal modo la sua pericolosità e tendenza alla violenza. Ieri, a seguito della sua condanna, l’autorità giudiziaria ha ritenuto di mandarlo in carcere riconoscendone la pericolosità e per impedirgli di sottrarsi all’esecuzione della pena. Nella notte i militari della stazione di Genzano hanno quindi localizzato e arrestato Cimpoesu trovandolo in piena notte nel centro di Genzano. È stato quindi trasferito nel carcere di Velletri, dove inizierà a scontare la pena di 16 anni di reclusione così come previsto dalla sentenza di condanna.

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