Expo Milano: sette arresti, compreso Greganti

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    Giornata d’arresti eccellenti oggi in Italia. Dopo Scajola, è il turno di sette persone per vicende legate a Expo, l’esposizione di Milano. Angelo Paris, manager di Infrastrutture Lombarde, e Primo Greganti, già coinvolto nell’inchiesta Mani Pulite, sono stati arrestati assieme ad altre 5 persone nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano che vede al centro episodi di turbativa d’asta e corruzione legati all’Expo.

    Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini e dai pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano, sono state emesse dal gip Fabio Antezza 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari.

    In carcere è finito Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti della Expo 2015. Ordinanze di custodia in carcere anche per l’ex parlamentare della Democrazia Cristiana Gianstefano Frigerio, per l’ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite, per l’intermediario Sergio Catozzo e per l’imprenditore Enrico Maltauro.

    E’ stato raggiunto, invece, da un’ordinanza di arresti domiciliari Antonio Rognoni, ex Dg di Infrastrutture Lombarde, già arrestato nelle scorse settimane nell’ambito di un’altra inchiesta con al centro una serie di irregolarità negli appalti delle più importanti opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche alcune gare relative all’Expo.

    Da quanto si è saputo, riferisce l’agenzia Ansa, l’inchiesta vedrebbe al centro una serie di fatti di turbativa d’asta e di corruzione relativi all’Expo e al processo ‘Città della salute’. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, turbativa d’asta e corruzione.

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