Fiaccolata per il San Camillo: prima occasione per affrontare l’emergenza Pronto soccorso

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    Durante l’incontro con la Regione  che si è svolto ieri, alla presenza del sub Commissario e della Cabina di regia,  abbiamo registrato interesse e disponibilità al confronto sulle nostre proposte sull’emergenza dei pronti soccorsi. Per questa ragione oggi, prevenendo il picco dell’ epidemia di influenza e nella convinzione che per affrontare i grandi problemi bisogna partire dall’analisi delle cause che li hanno generati, riproponiamo una possibile soluzione al sovraffollamento delle strutture di pronto soccorso. Non può sfuggire, infatti, che per risolvere il problema non basta operare solo con  posti letto “tampone” .

    Convinti che siano necessarie soluzioni più strutturate e accompagnate da un incremento di personale dedicato. abbiamo provato ad affrontare il tema del sovraffollamento dei P.S. scorporando il processo nelle fasi di afflusso, gestione e deflusso e identificando le singole azioni necessarie a decongestionare la situazione. La proposta che abbiamo elaborato persegue il duplice obiettivo di fornire appropriatezza nelle prestazioni rese e rispetto delle competenze e professionalità degli operatori che, nel caos generale, rischiano di essere visti come carnefici anche se sono vittime al pari dei cittadini.

    Per sollecitare azioni risolutive per una delle  strutture  di emergenza più carenti, quella del San Camillo, abbiamo inviato le nostre proposte e idee alla Regione Lazio da cui ci aspettiamo atti concreti e indirizzi chiari verso la Direzione dell’ Ospedale.

    Il tempo stringe, la situazione è sempre più drammatica: per fare emergere ancora con più forza le criticità in cui si trova il San Camillo, stasera a partire dalle 18,30 parteciperemo alla fiaccolata promossa dalla RSU e dalle strutture sindacali aziendali.

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