Fiumicino, usa il taxi del padre per truffare clienti

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    Hanno pensato di essere stati fortunati ad aver trovato subito un taxi disponibile, vista l’ora tarda e la lunga fila di persone in attesa all’uscita dell’aeroporto, ma si sono dovuti ben presto ricredere. Una coppia romana, qualche giorno fa, giunta a Fiumicino al ritorno da un viaggio all’estero, ha accettato la proposta di un tassista che si è offerto di accompagnarli a Roma. Da subito la situazione è apparsa sospetta. Innanzi tutto per la presenza di un altro giovane a bordo. Ma anche, e soprattutto, per il modo di guidare dell’autista: guida spericolata e velocità sostenuta tanto da rendere veramente pericoloso il viaggio. Le sorprese, però, non erano finite. Giunti quasi a destinazione il conducente ha armeggiato con il tassametro facendo lievitare considerevolmente il costo della corsa e, al momento del pagamento, ha preteso altri 50 euro, giustificando la cosa con un presunto errore del cliente nel pagamento della corsa. Alla coppia, impaurita dai modi intimidatori dei due, non è rimasto altro che pagare e allontanarsi. Non senza, però, aver annotato targa e numero del taxi. Rivoltisi agli agenti del Commissariato Porta Maggiore, diretti da Giovanni Di Sabato, sono scattate le indagini. In poco tempo i poliziotti sono risaliti alla Cooperativa di taxi ed al titolare della licenza, che ha indicato nel figlio la persona alla quale quella sera aveva affidato il taxi, al solo scopo di tornare a casa. Le ulteriori indagini hanno portato al rintraccio del figlio e dell’altro giovane presente quella sera. I due sono stati denunciati per truffa.

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