Incendia cassonetto con sistema combustione artigianale, 50enne fermato

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Città Giardino, al termine di una mirata e prolungata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno sottoposto d’iniziativa a fermo di indiziato di delitto un 50enne italiano, residente a Ladispoli, con numerosi precedenti penali, gravemente indiziato di incendio e furto aggravato.

L’uomo è stato fermato dai militari in viale Jonio, mentre si trovava a bordo di un monopattino, e durante il controllo è stato trovato in possesso di merce risultata provento di un furto messo a segno, pochi istanti prima, in un vicino negozio di casalinghi. Inoltre, il 50enne era nella materiale disponibilità di un sistema di combustione artigianale composto da uno stoppino.

Considerata la recrudescenza di episodi di roghi dolosi di cassonetti dei rifiuti, registrata nell’ultimo periodo nella zona, i Carabinieri hanno avviato una serie di accertamenti grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, acquisite nel corso dei sopralluoghi scattati subito dopo gli eventi incendiari e sono emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 50enne.

In alcuni dei video esaminati, infatti, i militari hanno riscontrato che il soggetto ripreso dalle telecamere mentre appiccava gli incendi, vestiva indumenti perfettamente compatibili con quelli indossati dal 50enne al momento del controllo. Per ora, sono due gli incendi di cui l’uomo è gravemente indiziato essere l’autore, entrambi appiccati a fine marzo scorso nella zona di via Ugo Ojetti.

Per questo motivo i Carabinieri hanno sottoposto il 50enne a fermo di indiziato di delitto e su disposizione della Procura della Repubblica è stato condotto nel carcere di Rebibbia.

Il 2 aprile scorso, il fermo a carico del 50enne è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Roma che, contestualmente, ha emesso a suo carico il divieto di ritorno nel comune di Roma. È doveroso precisare che si è nella fase delle indagini preliminari e che il soggetto in questione deve considerarsi non colpevole sino alla condanna definitiva. Lo scrive il Comando Provinciale Carabinieri Roma. (Agenzia Dire)