Lotta alla frode sulla commercializzazione carburanti: sequestrati 84mila litri

Frosinone – Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, nel settore delle frodi sulla commercializzazione dei carburanti, da tempo ha avviato un’azione di contrasto alla proliferazione di tale fenomenologia illecita, anche attraverso una intensificazione del controllo economico del territorio e dei controlli sulle principali arterie e strade di comunicazione.

Il fenomeno delle frodi nel settore dei carburanti, infatti, ha assunto dimensioni allarmanti: il contrabbando dei prodotti petroliferi sottrae ogni anno risorse allo Stato per oltre 20 miliardi di euro, equivalente all’11% del gettito totale dovuto, talche’ l’impegno dei Reparti del Corpo nello specifico settore operativo costituisce una delle priorita’ nella lotta all’evasione fiscale.

In tale contesto, il Gruppo di Cassino, la trascorsa notte, presso l’area di servizio Casilina Ovest dell’autostrada Roma-Napoli, in direzione sud, ha proceduto al controllo di 3 autoarticolati con targa slovena, condotti da cittadini bosniaci.

I documenti di trasporto esibiti per il controllo, da parte degli autisti, descrivevano la qualita’ del prodotto liquido trasportato come adesivo per uso industriale ed indicavano quale luogo di destinazione localita’ ubicate nelle Repubbliche di Malta e Cipro. Gli immediati accertamenti avviati consentivano di rilevare la falsita’ dei documenti di trasporto esibiti, in quanto la partita Iva della societa’ mittente era inesistente, mentre le societa’ alle quali era destinato il prodotto trasportato non avevano sede nei Paesi indicati nella destinazione.

Inoltre, accertamenti speditivi eseguiti sul liquido trasportato consentivano di rilevarne la natura di gasolio per autotrazione. Al termine del controllo, i tre autotrasportatori sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino per l’ipotesi di reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, mentre le tre cisterne ed il gasolio trasportato, pari a complessivi 84.000 litri, sono stati posti sotto sequestro.

Qualora il prodotto combustibile, evidentemente destinato ad operatori nazionali, fosse stato commercializzato e distribuito, avrebbe fruttato un illecito guadagno per un ammontare superiore a 160.000 euro, oltre ad un’evasione dell’Iva e delle accise per complessivi 100.000 euro.

Inoltre, l’illecita commercializzazione avrebbe consentito, al destinatario del prodotto combustibile, di applicare un prezzo di vendita piu’ conveniente rispetto a quello mediamente praticato dagli operatori del settore, alterando il mercato e la libera concorrenza, peraltro con grave rischio per gli ignari automobilisti in considerazione della scarsa qualita’ della miscela combustibile traportata.