Nave Costa affondata, coppia di coreani salvati in un hotel ai Parioli “Avevamo fame e freddo. Mai più crociere”

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    «Non abbiamo sentito alcun allarme, abbiamo solo visto una persona che è entrata nella nostra cabina che tentava di spiegarci qualcosa in italiano». Queste le prime parole della coppia di coreani salvati nella notte a bordo della Costa Concordia incagliata all’Isola del Giglio. La coppia era in viaggio di nozze ed era salita a bordo a Civitavecchia. I due si trovano adesso in un hotel del quartiere Parioli a Roma.

    «Abbiamo avuto fame e freddo, non riuscivamo a raggiungere la nostra cabina, dove avevamo gli indumenti». Entrambi insegnanti, lui di fisica e lei di chimica, sono stati trovati non nella loro cabina ma lungo il corridoio esterno. «Cercavamo di raggiungere le uscite di emergenza ma erano bloccate – continuano – così abbiamo cominciato ad urlare. Vivevamo con la speranza di sopravvivere, sapendo di avere accanto la persone che amiamo».

    Nonostante la drammatica esperienza, i due ragazzi coreani superstiti del naufragio della Costa Concordia, Hye Jim Jeong e Kideok Han, organizzeranno un secondo viaggio di nozze per festeggiare il loro matrimonio, celebrato il 7 gennaio scorso. «Questa volta, però – dicono – non faremo una crociera». Tra le tappe, forse, ci sarà ancora una volta l’Italia, che resta comunque nei loro cuori nonostante la tragedia sfiorata sull’Isola del Giglio. «Torneremo sicuramente – dice la ragazza -, avete dei vigili del fuoco troppo affascinanti».

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