Non si rassegna alla fine della relazione e la perseguita con minacce e botte

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    Non si era rassegnato alla fine della loro relazione durata sette anni e aveva iniziato a perseguitarla. Una convivenza tormentata sin dall’inizio. L’uomo di 38 anni aveva da sempre dimostrato una gelosia «ossessiva» nei confronti della donna 28enne, tanto da impedirle di incontrare degli amici a lui non «graditi». Quando nel giugno del 2009 la donna aveva deciso di mettere fine alla relazione, tornando a vivere a casa dei suoi genitori, la situazione era degenerata. Continue e incessanti telefonate di minacce ad ogni ora del giorno e della notte, dirette non solo alla ex convivente ma anche ai suoi genitori, che considerava la causa determinante della loro «rottura». Poi sono iniziati gli appostamenti sotto l’abitazione e davanti al luogo di lavoro. Non contento, ha dirottato le telefonate agli amici comuni al fine di raccogliere informazioni sulle possibili nuove «amicizie» della 28enne. L’escalation delle violenze il 25 settembre 2009, quando la donna che si stava recando al lavoro ha trovato il 38enne ad attenderla sotto casa. L’uomo prima l’ha aggredita, poi, dopo averla colpita con uno schiaffo, l’ha trascinata per alcuni metri tentando di caricarla in macchina. Ma la ragazza è riuscita a divincolarsi e a scappare a bordo della sua auto parcheggiata nei pressi della strada. Lo stalker non si è dato per vinto, e dopo essere salito in auto si è messo all’inseguimento della donna tagliandole la strada e costringendola ad una brusca frenata. A quel punto la donna si è barricata dentro e ha chiamato il 113. Gli uomini del Commissariato San Paolo, diretti dal dr. Luigi De Angelis, giunti immediatamente sul posto, dopo aver soccorso la donna, si sono messi sulle tracce dell’uomo che nel frattempo si era dato alla fuga. Rintracciato poco dopo dagli agenti del Commissariato, B.F., era stato denunciato per stalking. Ma il 38enne non si era arreso e dopo due mesi si era rifatto vivo. Ha aspettato che la ex convivente rientrasse dal lavoro. Alla vista della donna, si è accanito contro la sua auto colpendola con delle stampelle ortopediche, costringendo così la ragazza a scendere dall’abitacolo. Poi le ha strappato il cellulare dalle mani ed è fuggito. Di fronte all’ennesimo episodio di stalking per l’uomo era scattata la misura del divieto di avvicinamento alla donna e nei luoghi da lei frequentati. L’epilogo 20 giorni fa, quando dopo l’udienza relativa al processo, il 38enne ha telefonato presso l’abitazione della ex compagna, intimandole di ritrattare tutte le accuse a suo carico altrimenti gliela avrebbe fatta pagare. Lo stalker è stato arrestato dagli uomini del Commissariato San Paolo, in esecuzione dell’ordinanza di misura della custodia cautelare in carcere emessa dall’autorità giudiziaria.

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