Novità sui trasporti: car e scooter sharing anche oltre il GRA

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    Novità sui trasporti: car e scooter sharing anche oltre il GRA –

    La Giunta di Roma Capitale ha approvato le nuove linee guida per lo svolgimento del servizio di car e scooter sharing a flusso libero, che saranno in vigore entro la fine del mese di aprile. Tra le principali novità, il perimetro di esercizio entro cui si possono prelevare e parcheggiare i veicoli che può comprendere anche aree esterne al Grande Raccordo Anulare.

    Per quanto riguarda i servizi di car-sharing, l’area operativa minima di esercizio non può essere inferiore a 80 chilometri quadrati – Zone PGTU 1-2-3-4-6- per operatori che impieghino autoveicoli a motorizzazione termica o ibrida, e 60 chilometri quadrati – Zone PGTU 1-2-3-4-6 – per operatori con flotta interamente a trazione elettrica. I servizi dovranno essere integrabili a future piattaforme MaaS, Mobility as a Service. Dopo la pandemia, gli operatori di car e scooter sharing tornano a pagare il canone a Roma Capitale: 2400 euro a vettura per le hybrid e mild hybrid, 1500 euro per le hybrid plug in, mentre per le elettriche non è previsto il canone. Sono previsti sconti per gli operatori che estendono il servizio sulla più vasta area possibile.

    “L’approvazione di questo provvedimento – ha commentato l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè – è in coerenza con la filosofia con cui sono stati redatti anche i nuovi regolamenti per la circolazione dei monopattini e delle ebike: la massima diffusione dei mezzi in condivisione in tutta la città e non soltanto nel centro storico e vie limitrofe. Uno degli obiettivi prioritari della nostra amministrazione è la riduzione delle auto di proprietà e la sharing mobility è una parte strategica per raggiungere questo scopo, perché rende non più indispensabile avere un veicolo privato, ma lega il possesso del mezzo al suo effettivo utilizzo. Car e scooter sharing saranno, inoltre, fondamentali in ottica MaaS perché daranno la possibilità ai cittadini di avere maggiori alternative di mobilità”. (Com/Red/ Dire)

     

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