Pacchi bomba, ancora falsi allarmi nelle ambasciate

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    Ancora allarmi bomba, rivelatisi poi infondati, in diverse ambasciate a Roma, tra cui quelle di Albania, di Egitto e di Slovenia, dopo la scoperta stamani di un primo pacco sospetto, che si è rivelato poi essere una bomba vera, alla sede diplomatica della Grecia. Allarmi per buste sospette, poi rivelatisi falsi, erano scattati oggi anche alle ambasciate di Danimarca, del Venezuela, e della Finlandia (presso la Santa Sede). Era invece un vero pacco bomba ed è stato disinnescato dai carabinieri quello trovato stamani davanti all’ambasciata greca nella capitale. Il governo greco ha reagito con calma alla notizia, sottolineando che grazie alla «piena cooperazione» con le autorità italiane la situazione è «sotto controllo». Il portavoce del ministero degli esteri, Grigori Delavekuras, ha detto all’Ansa che in base alle risultanze della polizia italiana, condivise con quella greca, non esistono al momento indicazioni di un collegamento materiale fra queste azioni dinamitarde in Italia e l’ondata di pacchetti bomba in Grecia lo scorso novembre. «Finora non sono emersi elementi di collegamento materiale tra l’ondata di plichi bomba dello scorso mese in Grecia e le recenti azioni nel nostro paese», ha confermato il capo della polizia italiana, Antonio Manganelli, sottolineando come «i contatti e la sinergia di intenti tra gli anarco-insurrezionalisti dei due paesi sono costantemente oggetto di indagini congiunte da parte delle forze di polizia italiane e greche». «Tra Italia e Grecia – ha sottolineato – esiste uno straordinario rapporto di collaborazione in materia di sicurezza»

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