Papa in Campidoglio: ringrazio per aiuto Giubileo, Roma da sempre accoglie popolazioni diverse

Roma – “Da tempo desideravo venire in Campidoglio per incontrarvi e portarvi di persona il mio ringraziamento per la collaborazione prestata dalle Autorita’ cittadine a quelle della Santa Sede in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, cosi’ come per la celebrazione di altri eventi ecclesiali. Essi, infatti, per il loro ordinato svolgimento e la loro buona riuscita hanno bisogno della disponibilita’ e dell’opera qualificata di voi, amministratori di questa Citta’, testimone di una storia plurimillenaria e che, accogliendo il Cristianesimo, e’ divenuta nel corso dei secoli il centro del Cattolicesimo”. Cosi’ Papa Francesco parlando in aula Giulio Cesare, sede del Consiglio comunale di Roma, durante la sua prima visita ufficiale in Campidoglio.

PAPA FRANCESCO: A CITTÀ SERVONO RISORSE E STRUMENTI NORMATIVI

“Roma, quale sede del successore di San Pietro, e’ punto di riferimento spirituale per l’intero mondo cattolico. Ben si spiega percio’ che l’Accordo di Revisione del Concordato tra Italia e Santa Sede, di cui quest’anno si celebra il 35 anniversario, affermi che ‘la Repubblica Italiana riconosce il particolare significato che Roma, sede vescovile del Sommo Pontefice, ha per la cattolicita”.

Questa peculiare identita’ storica, culturale e istituzionale di Roma postula che l’Amministrazione capitolina sia posta in grado di governare questa complessa realta’ con strumenti normativi appropriati e una congrua dotazione di risorse”. Cosi’ Papa Francesco in occasione del discorso ufficiale pronunciato in aula Giulio Cesare, durante la sua prima visita ufficiale in Campidoglio.

PAPA FRANCESCO: COLLABORARE PER AIUTARE GLI ULTIMI DELLA CITTÀ

“Roma esige e merita la fattiva, saggia, generosa collaborazione di tutti; merita che tanto i privati cittadini come le forze sociali e le pubbliche istituzioni, la Chiesa Cattolica e le altre Comunita’ religiose, tutti si pongano al servizio del bene della citta’ e delle persone che la abitano, specialmente di quelle che per qualsiasi ragione si trovano ai margini, quasi scartate e dimenticate o che sperimentano la sofferenza della malattia, dell’abbandono o della solitudine”. Cosi’ Papa Francesco in occasione del discorso ufficiale pronunciato in aula Giulio Cesare, durante la sua prima visita ufficiale in Campidoglio.

PAPA FRANCESCO: CITTÀ OBBLIGA A RISPETTO TRA POTERI TEMPORALE E SPIRITUALE

“Roma in un certo senso obbliga il potere temporale e quello spirituale a dialogare costantemente, a collaborare stabilmente nel reciproco rispetto; e richiede anche di essere creativi, tanto nella tessitura quotidiana di buone relazioni, come nell’affrontare i numerosi problemi, che la gestione di un’eredita’ cosi’ immensa porta necessariamente con se'”. Cosi’ Papa Francesco in occasione del discorso ufficiale pronunciato in aula Giulio Cesare, durante la sua prima visita ufficiale in Campidoglio.

PAPA FRANCESCO: CITTÀ HA SEMPRE ACCOLTO POPOLAZIONI DIVERSE

“Roma, lungo i suoi quasi 2.800 anni di storia, ha saputo accogliere e integrare diverse popolazioni e persone provenienti da ogni parte del mondo, appartenenti alle piu’ varie categorie sociali ed economiche, senza annullarne le legittime differenze, senza umiliare o schiacciare le rispettive peculiari caratteristiche e identita’. Piuttosto ha prestato a ciascuna di esse quel terreno fertile, quell’humus adatto a far emergere il meglio di ognuna e a dar forma, nel reciproco dialogo, a nuove identita’”. Cosi’ Papa Francesco in occasione del discorso ufficiale pronunciato in aula Giulio Cesare, durante la sua prima visita ufficiale in Campidoglio.

“Questa citta’- ha aggiunto- ha accolto studenti e pellegrini, turisti, profughi e migranti provenienti da ogni regione d’Italia e da tanti Paesi del mondo. È diventata polo d’attrazione e cerniera. Cerniera tra il nord continentale e il mondo mediterraneo, tra la civilta’ latina e quella germanica, tra le prerogative e le potesta’ riservate ai poteri civili e quelle proprie del potere spirituale”.

“Si puo’ anzi affermare che, grazie alla forza delle parole evangeliche, si e’ qui inaugurata quella provvida distinzione, nel rispetto reciproco e collaborativo per il bene di tutti, tra l’autorita’ civile e quella religiosa, che meglio si conforma alla dignita’ della persona umana e le offre spazi di liberta’ e di partecipazione” -conclude il Santo Padre-.