PIAZZA DI SPAGNA: CAVALLO BOTTICELLE CROLLA A TERRA PER IL CALDO. LAV: VENGA RISPETTATO IL PERIODO DI FERMO E INCENTIVATA LA CONVERSIONE DEFINITIVA DELLE LICENZE

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    Siamo nel pieno dell’estate e per i cavalli delle botticelle la sofferenza aumenta. Lo prova l’ennesimo episodio che vede coinvolto un cavallo, stramazzato a terra nel pomeriggio di ieri davanti agli occhi di decine di turisti.

    Il tanto atteso Regolamento comunale per la disciplina degli automezzi pubblici non di linea, approvato a novembre 2011, all’art. 41 comma 1 recita che il “cavallo destinato alla trazione di vetture pubbliche non può essere ritenuto un mero strumento di trazione, ma in quanto essere vivente va trattato con rispetto e dignità e deve essere tutelato il suo benessere sia durante le ore di lavoro che in quelle di riposo”.

    Parlare di benessere è una parola grossa se riferita ad un’attività come quella delle botticelle, considerato che i maggiori affari si fanno proprio d’estate, e per questo i buoni propositi iniziali si derogano con una serie di condizioni che, di fatto, oggi consentono ai vetturini di limitare di molto poco il servizio. Ad esempio, il Regolamento prevede che queste creature possano lavorare con una temperatura di 35 gradi (!) e se in più si aggiunge l’assenza di controlli, possiamo dire che la tutela del cavallo a Roma sia ancora una fervida opera di fantasia.

    Vista l’incapacità e la scarsa volontà dell’amministrazione comunale di trovare una soluzione nell’interesse dei cavalli, e non solo dei conducenti delle botticelle, la LAV chiede un intervento risolutivo al problema.

    “Per quanto riguarda l’episodio in questione, valuteremo eventuali azioni legali contro il vetturino e contestualmente chiediamo alla Polizia Municipale di vigilare attentamente sul rispetto del Regolamento” dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale del settore Equidi della LAV. “Già le norme sono poche e insoddisfacenti, che almeno non vengano puntualmente disattese, prevenendo anche l’uscita delle carrozze da Testaccio quando la colonnina di mercurio sale oltre i limiti previsti”.

    “Dove sono finiti il divieto di circolare quando la temperatura supera i 35 gradi, il rivelatore della temperatura esterna sulla carrozza, i percorsi protetti, le aree di sosta, i punti di sosta lunghi attrezzati per la cura e il governo dei cavalli, le strade non ritenute idonee e/o con pendenza eccessiva, le modalità di monitoraggio del servizio con controllo satellitare?” prosegue la LAV di Roma.

    “I cavalli devono sparire dalle strade di Roma e l’unica soluzione possibile è la conversione della licenza per il trasporto pubblico non di linea con vettura a trazione animale con la licenza per il trasporto pubblico non di linea con vettura a motore (taxi) o con autovettura o motocarrozzetta storica, come previsto dall’art. 48, comma 1.

    Non sono solo i turisti a chiederlo, ma un numero crescente di cittadini romani. Per non parlare dei cavalli.”

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