Prosegue stallo trattative tra forze ordine e Francesco Amato

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Reggio Emilia – E’ ancora stallo nella lunga trattativa in corso da cinque ore a Reggio Emilia tra le forze dell’ordine e Francesco Amato, condannato a 19 anni nel maxi processo alla ‘ndrangheta in Emilia Romagna Aemilia, barricato con quattro dipendenti dentro un ufficio postale alle porte della citta’ (una lavoratrice e’ stata fatta uscire, e subito dopo ha accusato un malore ed e’ stata trasportata via con l’automedica).

Destinatario di un ordine di carcerazione, il 55enne era irreperibile, si e’ materializzato a sorpresa questa mattina nell’ufficio pubblico, minacciando di morte clienti e dipendenti con un coltellaccio da cucina di 35 centimetri. Sul posto anche alcuni familiari di Amato, convinti che stia mettendo in atto un gesto dimostrativo contro una condanna a suo dire ingiusta. A seguire sul posto l’evoluzione della vicenda anche Marco Mescolini, pm di Aemilia e’ nominato di recente nuovo procuratore capo di Reggio.

Anche la deputata M5s Stefania Ascari, componente della commissione Antimafia, segue “con apprensione” il sequestro in corso alle poste di Pieve Modolena, frazione di Reggio. La pentastellata si dice “vicina agli uomini in ostaggio e alle loro famiglie. Sostengo l’azione del prefetto e del procuratore capo, dei Carabinieri e dei poliziotti impegnati in queste drammatiche ore per evitare conseguenze piu’ gravi. L’episodio merita una ferma condanna perche’ non diventi un pericoloso precedente”.

E aggiunge: “Sempre piu’ spesso la nostra regione e’ etichettata con la criminalita’ organizzata, un cancro da cui dobbiamo guarire al piu’ presto. Confido che le forze dell’ordine possano presto assicurare alla giustizia Amato”.

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