Quarticciolo, aggredito di nuovo il 15enne rom picchiato lo scorso febbraio

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    È tornato in ospedale il 15enne di etnia rom picchiato lo scorso febbraio al Quarticciolo da un gruppo di italiani. Il ragazzo è arrivato al pronto soccorso del Vannini ieri pomeriggio con una lieve ferita al fianco e, a quanto si è appreso da fonti sanitarie, dimesso con 5 giorni di prognosi. I familiari denunciano una nuova aggressione ai danni del ragazzo. «È stato inseguito, insultato, minacciato e poi ferito a coltellate. Non si può andare avanti così dopo quello che già gli è già successo» dice lo zio del ragazzo, Bajram Hasimi. Stando al racconto del parente, il ragazzo sarebbe stato aggredito intorno alle 17 nei pressi di via delle Ciliegie, al quartiere Alessandrino, da due ragazzi che viaggiavano a bordo di un motorino. Lo zio ritiene che la presunta aggressione sia conseguenza dei sei arresti, ai danni di altrettanti italiani, che ci furono a marzo. «Il padre di Sebastian, insieme a due familiari, dopo quello che è successo ieri si è recato a Quarticciolo per parlare con i conoscenti di quelle persone – ha detto lo zio del 15enne – è stato affrontato da alcune decine di persone tra cui una donna con un bimbo in braccio che ha affermato di essere la moglie di uno degli arrestati. Ne è nata una forte discussione e da quanto ho saputo, addirittura la donna ha denunciato il padre di Sebastian di tentato rapimento del bambino. Una cosa fuori dal mondo».

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