Quartiere Prati, inseguimento con spari per prendere due rapitori di rolex

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    Scene da film, nella tarda serata di ieri, nel quartiere Prati dove due rapinatori napoletani di 27 e 28 anni sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso al termine di un’azione molto concitata, dove non sono mancati neanche i colpi di pistola. I due giovani si stavano aggirando nella zona a bordo di una moto di grossa cilindrata, indugiando nei pressi delle autovetture incolonnate nel traffico, e con il passeggero che si sporgeva dietro. Lo stesso modello di moto era stato segnalato, in passato, quale mezzo utilizzato per compiere rapine ai Parioli e i carabinieri, in servizio antirapina a bordo di un’auto «civetta», hanno deciso di seguirne gli spostamenti. In pochi secondi i due ladri sono passati all’azione: il passeggero ha coperto la targa della moto con un cappellino. Si sono avvicinati ad una 500, il passeggero è smontato dalla sella, ha aperto lo sportello dell’utilitaria ed ha afferrato il braccio del conducente, un 56enne originario di Benevento, nel tentativo di rubargli il Rolex che aveva al polso. A quel punto, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro sono intervenuti ma i due rapinatori sono velocemente risaliti in moto cercando di allontanarsi per le strade del quartiere. Mentre ripartivano, il passeggero della moto si è voltato in direzione dell’auto dei carabinieri puntando qualcosa che è sembrata una pistola al punto che uno dei due militari, temendo il peggio, ha esploso due colpi con la pistola d’ordinanza puntando alle gomme del mezzo in fuga. Così i malviventi hanno perso il controllo della moto rovinando a terra. Nonostante le escoriazioni riportate nella caduta, i due napoletani non si sono dati per vinti ed hanno continuato la loro fuga a piedi. Alle loro calcagna si è messo un carabiniere che, dopo una lunga rincorsa, è riuscito a bloccare i rapinatori ormai esausti. I due arrestati, già in passato coinvolti in analoghi reati, sono stati associati al carcere di Regina Coeli dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria. La moto utilizzata per il colpo è stata sequestrata per permettere ai carabinieri della 6^ sezione del Nucleo Investigativo di Roma di eseguire i rilievi tecnici necessari a metterla in relazione con pregressi fatti delittuosi mentre sono ancora in corso le ricerche di quella che è sembrata essere una pistola che i due potrebbero aver buttato nel corso della fuga.

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