Rapinarono la gioielleria ‘Roberto Coin’: arrestato componente componenti della banda delle ‘Pink Panthers’

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    Arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Roma, diretti da Vittorio Rizzi, uno dei tre banditi che il 1 febbraio scorso misero a segno una rapina da mezzo milione di euro in una gioielleria di lusso vicino a piazza di Spagna. A finire in manette Marianovic Mitar, serbo montenegrino di circa 60 anni, che avrebbe rapinato la gioielleria di lusso ‘Roberto Coin’ in via Vittoria 9 insieme a due complici. Ad incastrare il montenegrino è stata una sua impronta digitale trovata all’interno di un sacco utilizzato per contenere i gioielli, poi vuotato e lasciato all’interno della gioielleria insieme alle manette utilizzate per immobilizzare le commesse. Proseguono intanto le indagini per trovare gli altri due complici: gli inquirenti ritengono che Mitar sia uno dei componenti della banda delle ‘Pink Panthers’, la banda formata anche da ex militari di ex Yugoslavia, Montenegro e Serbia, specializzata in rapine spettacolari in gioiellerie in tutto il mondo, il cui capo venne arrestato proprio dagli uomini di Rizzi a Roma nel maggio 2010.

    Si stima in oltre 200 milioni di dollari il bottino messo da parte in una decina d’anni di attività dalle Pink Panthers, la banda formata anche da ex militari di ex Yugoslavia, Montenegro e Serbia, resa nota dalle rapine spettacolari nelle gioiellerie in tutto il mondo. Alla banda apparterrebbe anche Marianovic Mitar, il serbo montenegrino di circa 60 anni, arrestato per il colpo del 1 febbraio scorso alla gioielleria di lusso ‘Roberto Coin’ in via Vittoria a piazza di Spagna. Il gruppo, il cui capo, latitante ricercato in mezzo mondo, venne arrestato nel maggio 2010 dagli stessi uomini della squadra mobile di Roma che hanno cattutato Mitar, è finita più volte sulle prime pagine dei quotidiani di tutto per la spettacolarità dei colpi messi a segno: dalla rocambolesca fuga in motoscafo dopo una rapina commessa nel 2005 a Saint Tropez travesti da turisti con tanto di calzoncini corti e camicie hawaiane alla vetrina della gioielleria di Dubai sfondata con una limousine nel 2008, fino al colpo di Parigi con tutti i banditi travestiti da donna. Commando a composizione variabile, le Pink Panthers sono attive dall’inizio degli anni Duemila e prendono il nome dalla celebre serie di film con protagonista Peter Sellers. Ad ‘affibiarglielò furono gli inquirenti inglesi dopo una rapina del 2003 a Londra: seguendo la donna di uno dei rapinatori, gli uomini di Scotland Yard trovarono nella sua casa una pietra preziosa nascosta in una confezione di crema per il viso, proprio come nel film del 1963 firmato da Blake Edwards.

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