Rapinavano anziani fingendosi postini

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    Rapinavano anziani fingendosi postini o addetti a società di servizi. Due rumeni di 21 e 30 anni sono stati bloccati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma diretta da Vittorio Rizzi nelle ultime ore. Le loro vittime erano persone anziane. Il modus operandi era sempre lo stesso: presentandosi come postini o addetti a società di servizi, si introducevano nelle abitazioni dei malcapitati per poi ripulirli. Complice dei due la compagna di uno di loro, impiegata come collaboratrice domestica presso la vittima del colpo messo a segno il 20 febbraio scorso, che aveva fruttato un bottino di contanti e gioielli. Il 19 marzo, i due hanno messo a segno il loro ultimo colpo. In costante contatto telefonico con il complice, il 30enne ha suonato al citofono della vittima di turno, una signora di 87 anni, simulando di essere il postino che doveva consegnare 2 raccomandate. Invitato a salire per la consegna, per telefono il 30enne ha dato il via libera al complice, già all’interno del palazzo, e i due sono passati all’azione, sorprendendo la vittima. La donna è stata immobilizzata e obbligata a consegnare loro denaro contante e gioielli. Le conversazioni telefoniche dei due, avvenivano tutte con un linguaggio cifrato e i poliziotti nel corso delle indagini sono riusciti a individuare la chiave di ascolto. I pedinamenti del 21enne hanno condotto gli investigatori al rintraccio del complice. Al momento del blitz, all’interno dell’appartamento oltre al 30enne gli investigatori hanno trovato il 21enne. Per i due uomini è scattato il fermo di indiziato del delitto di rapina.

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