Roma: Donna incinta cade in buca, Codacons vuole denunciare il Comune

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Roma – Un incidente che poteva trasformarsi in tragedia. Cosi’ il Codacons racconta il caso di una donna incinta che si e’ rivolta all’associazione per chiedere il risarcimento al Comune di Roma, dopo essere caduta in strada a causa di una profonda buca presente sull’asfalto.

La vicenda risale allo scorso lunedi’ 1 ottobre, quando la donna, all’ottavo di mese di gravidanza, percorrendo via Guidobaldo Del Monte all’altezza di piazza Euclide mette il piede in una buca presente sul marciapiede e resa invisibile dal brecciolino. L’avvallamento le fa perdere l’equilibrio e provoca una violenta caduta sull’asfalto, fortunatamente di schiena.

Immediato il dolore alla caviglia e al ginocchio, ma la preoccupazione piu’ grande e’ per il bambino che porta in grembo. Con l’aiuto del marito si reca immediatamente dal ginecologo per sottoporsi a controlli urgenti, che per fortuna danno esito negativo: dalla caduta in strada nessuna conseguenza per la gravidanza. La donna decide cosi’ di sporgere denuncia presso la Polizia locale del gruppo Parioli e si rivolge al Codacons per ottenere assistenza legale e citare in giudizio il Comune di Roma.

“E’ difficile anche solo immaginare l’enorme paura e lo stress subito dalla protagonista di questa vicenda, che ha temuto di aver arrecato danno al proprio bambino cadendo in strada- spiega il presidente Carlo Rienzi- Una paura che ora il Comune dovra’ risarcire, assieme a tutti i costi sostenuti dalla donna per le analisi cliniche e per le lesioni a caviglia e ginocchio. Abbiamo infatti deciso di sostenere la signora in una causa risarcitoria contro il Campidoglio, che sara’ chiamato a rispondere dei danni morali e materiali prodotti a causa dello stato disastroso delle strade capitoline. Il sindaco Virginia Raggi farebbe bene a scusarsi pubblicamente con la donna protagonista della vicenda, la quale ha dimostrato enorme senso civico sporgendo formale denuncia e decidendo di ricorrere al Codacons e alla giustizia per far valere i propri diritti di cittadino ed evitare che altri utenti incorrano nel medesimo incidente”, conclude Rienzi.

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