Roma: Le tattiche di ‘contropedinamento’ dei narcos

Uno dei capi e' stato trovato in possesso di 12 telefonini e 15 schede telefoniche attive. 

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Roma – Un sistema di contropedinamento per monitorare le forze dell’ordine, questo avevano messo in piedi . E’ quanto e’ emerso dalle indagini dell’operazione ‘NADIR 2’, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro. Tali indagini hanno portato all’arresto di 10 persone accusate di gestire un maxi traffico internazionale di droga dal Marocco da rivendere nelle principali piazze di spaccio romane.

Le modalità

In molte occasioni, secondo gli investigatori, e’ stato riscontrato come gli spacciatori cercassero di individuare gli operatori di polizia che erano sulle loro orme. Scambiandosi tra di loro informazioni sull’aspetto fisico: corporatura, taglio di capelli, segni particolari come anche le targhe delle autovetture utilizzate. Contromisure che contemplavano anche vere e proprie tecniche di ‘contropedinamento’, di cui i complici parlavano tra loro.

Come l’utilizzo di auto staffetta per controllare non ci fossero posti di controllo o il ricambio periodico delle schede telefoniche o di cellulare. In almeno due occasioni in particolare, i Carabinieri hanno sequestrato più di 10 schede ad un solo componente della banda. Tutte intestate a soggetti inesistenti. Durante un arresto in flagranza, uno dei capi e’ stato trovato in possesso di 12 telefonini con un totale di 15 schede telefoniche attive.

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