Roma: Maxi Operazione a Prima Porta, 7 arresti
Gli arrestati sono ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di cocaina
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Roma – Sulla frazione di Prima Porta il rumore di un elicottero, servito da supporto alle operazioni dei Carabinieri della Compagnia Roma Cassia. I militari hanno concluso una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica – Gruppo reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti – presso il Tribunale di Roma. Diretto dal Procuratore Aggiunto Lucia Lotti. Stanno dando esecuzione ad un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma, nei confronti di otto persone. Delle quali 6 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 con provvedimento dell’obbligo di presentazione in caserma. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di cocaina.
L’attività criminale
L’attività investigativa dei militari e’ durata 6 mesi, con l’iscrizione nel registro degli indagati di 17 persone. Ha permesso di infliggere un ulteriore colpo allo spaccio di stupefacenti a nord della Capitale. Ricostruendo uno spaccato quotidiano dell’attività criminosa posta in essere da un gruppo di cittadini nordafricani ed italiani. Il sodalizio, con base nel quartiere di Roma ‘Prima Porta’, era capace di gestire un importante volume d’affari, nell’ordine di migliaia di euro. Questo attraverso la vendita di diversi chili di cocaina al mese.
L’indagine ha permesso di individuare un giovane tunisino quale referente principale del gruppo, che si avvaleva di connazionali e persone fidate. Anche nella sua cerchia familiare, per la gestione delle diverse piazze di spaccio. I quali a loro volta, oltre a spacciare personalmente, si avvalevano di corrieri per la vendita ai clienti che li contattavano.
L’attività investigativa
L’attività investigativa ha portato gradualmente all’identificazione dei soggetti coinvolti nelle attività di spaccio. Nel corso dell’indagine e’ stato possibile riscontrare come gli indagati adottassero numerosi stratagemmi.
Avvalendosi di persone incensurate per lo spaccio al dettaglio. Dell’utilizzo di un linguaggio criptato nel corso delle conversazioni. Di schede telefoniche intestate ad utenti fittizi. Cambi di tragitti o dei mezzi di trasporto per ostacolare eventuali pedinamenti, che comunque non gli sono valsi l’impunita’. Numerosi abitanti provenienti da diversi quartieri di Roma Nord sono risultati i principali acquirenti dello smercio di cocaina. Trattandosi soprattutto di persone che frequentavano la piazza ed i locali dove stanziavano i pusher.
La fiorente ed intensa attività illecita del gruppo era organizzata in ogni suo aspetto. Con la suddivisione in zone, nelle quali erano individuati dei responsabili. Che, in caso di azioni di contrasto da parte delle forze dell’ordine, rispondevano personalmente delle perdite di droga al capo del sodalizio criminale.
Durante le indagini i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno arrestato in flagranza di reato 3 persone, segnalato 14 assuntori abituali alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.