Roma: Raid Casamonica, per il Gip si sentivano padroni

"Appare evidente che i Casamonica e i Di Silvio siano assurti a 'padroni' del territorio"

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Roma – Di seguito quanto scritto dal gip Clementina Forleo nell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei quattro appartenenti al Clan Casamonica/Di Silvio. L’accusa è di aver aggredito a colpi di cintura una donna disabile e di aver picchiato e devastato il Roxy Bar gestito da un cittadino rumeno in zona Romanina l’1 aprile scorso.

“Appare evidente che i Casamonica e i Di Silvio siano assurti a ‘padroni’ del territorio ove insiste il bar in questione. E che l’aggressione a Simona Rossi, prima, e la
spedizione punitiva nei confronti del barista Marian Roman, con annessa devastazione del locale, dopo, abbiano costituito una rivendicazione di tale diritti”.

L’aggravante del metodo mafioso

Ai quattro viene contestata l’aggravante del metodo mafioso perchè, come spiega la dottoressa Forleo, “la complessiva condotta tenuta in tale circostanza costituisce una ostentazione del potere su un territorio che gli indagati considerano sottoposto al loro dominio. In altri termini, si e’ trattato di un modo per riaffermare il proprio potere anche per disincentivare eventuali future reazioni. Rendendo evidente a tutti quale trattamento sarebbe stato riservato ai soggetti che non assecondavano i loro voleri”.

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