Romanina, tenta di rubare rame ma provoca un incendio

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    La scorsa notte è stata segnalata al 113 una spessa coltre di fumo uscire da un capannone in disuso in zona Romanina, nella Capitale. La Sala Operativa della Questura di Roma ha inviato sul posto un equipaggio del Commissariato Romanina, diretto da Francesca Monaldi, e personale dei Vigili del Fuoco. Dopo aver tagliato la catena che chiudeva il cancello di accesso alla vecchia fabbrica, gli operatori sono entrati all’interno dell’area, mettendosi alla ricerca del punto da cui proveniva il fumo. Durante la perlustrazione gli agenti hanno sentito dei rumori e hanno visto un’ombra, che tentava di nascondersi vicino all’ingresso di un capannone. I poliziotti hanno quindi bloccato l’uomo, che si trovava accanto a dei cavi elettrici tranciati. Continuando le ricerche, per verificare da dove provenisse il fumo, gli operatori hanno individuato all’interno di un capannone attiguo il posto dove era stato appiccato l’incendio, che veniva immediatamente spento dai Vigili del Fuoco. A quel punto gli agenti, con la collaborazione dell’uomo fermato, hanno ricostruito l’accaduto. Il cittadino straniero ha riferito di essere stato «assoldato» da alcuni connazionali, che avevano già pianificato il furto, per trasportare poi i cavi di rame all’esterno della recinzione e lì attendere l’arrivo di un furgone che li avrebbe portati via. Quindi per rendere più agevole il trasporto, l’uomo aveva dato fuoco ai tubi gommati al fine di «liberare» il prezioso metallo dall’ingombrante involucro. Entrato forzando una parte della recinzione, è stato però disturbato dall’arrivo della Polizia e aveva quindi tentato la fuga. L’uomo fermato, M.R.C. 30enne rumeno incensurato, è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato e incendio colposo, e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso indagini per la ricerca di eventuali complici.

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