San Raffaele, 4 nuovi robot per la rieducazione motoria

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    Il futuro è già realtà per l’IRCSS San Raffaele di Roma, l’istituto specializzato nella riabilitazione di disabilità neuromotorie dell’adulto e del bambino che ha introdotto, nella pratica clinica, l’utilizzo dei robot per il raggiungimento dell’eccellenza nel recupero delle disabilità. Nel Centro di Via della Pisana, infatti, sono da oggi impiegati quattro robot: il Mit Manus, per il recupero funzionale dell’arto superiore; l’Amadeo, impiegato nell’ambito della ricerca clinica per la rieducazione motoria della mano; l’Erigo, per la verticalizzazione precoce di pazienti con gravi deficit neurologici; e il G-EO Systems, interamente progettato in Italia e basato sulla tecnologia end-effector. Un sistema innovativo che consente, vincolando il piede, insieme ad un sistema programmabile di sospensione di peso, l’esecuzione del movimento dell’arto inferiore e, quindi, del cammino, con la possibilità, unica al mondo, di simulare la salita e la discesa delle scale. I robot, con le sue innumerevoli possibilità di personalizzazione dell’esercizio per i bambini e per gli adulti, spiega l’stituto, «divengono sempre più strumento utile e di valido supporto al lavoro dei terapisti per il recupero funzionale ed il raggiungimento dell’autonomia dei pazienti con deficit neurologici».

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