Scuola. Presidenti Consiglio Istituto Roma-Lazio: non pronti a ripartenza

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    “Come risponde una societa’ di fronte a una calamita’ naturale? Con il sostegno economico dello Stato, con il coordinamento tecnico-operativo sul territorio, con la solidarieta’ fra le persone. Tre livelli di interventi che permettono alle comunita’ di superare gli eventi e ripartire in tempi brevi.

    Il lockdown ha rappresentato per le scuole un evento cosi’ avverso da scuoterle dalle fondamenta: si e’ registrata una reazione pronta a livello centrale con stanziamenti cospicui di fondi e una partecipazione paziente di studenti e famiglie a sostegno dell’istituzione scolastica.

    Inoltre i presidi, insieme ai collaboratori, docenti e Ata, non hanno smesso un solo giorno di lavorare alacremente per la ripartenza dell’anno scolastico”.

    Cosi’, in una nota, il Coordinamento dei presidenti di Consiglio d’Istituto di Roma e Lazio.

    “Eppure, a Roma- continua il comunicato- le scuole non sono ancora pronte: la maggior parte dei banchi e suppellettili obsoleti ancora non sono stati ritirati e smaltiti, non e’ pervenuto un chiaro calendario dei lavori di manutenzione, il supporto per la ricerca dei locali e’ stato a macchia di leopardo.

    Lo stato delle cose, a due settimane dall’apertura del nuovo anno scolastico, indica che nella Capitale, da parte degli enti locali e’ finora mancato in modo diffuso e sistematico l’intervento tecnico-progettuale del livello intermedio di risposta in una calamita’: quello degli enti territoriali, che, dallo scorso marzo a oggi, non sempre hanno tenuto il passo dello sforzo, della presenza e della responsabilita’ dei Dirigenti scolastici e del personale delle scuole.

    Ancora oggi si attendono risposte alle legittime preoccupazioni dell’utenza studentesca e familiare su come e se riapriranno le scuole, cosi’ come sull’argomento dei trasporti pubblici, che si aggiunge ai precedenti motivi di inquietudine”.

    “Attorno alle scuole romane- scrive ancora il Coordinamento dei presidenti di Consiglio d’Istituto di Roma e Lazio- si e’ creato un cordone di solidarieta’ e speranza alimentato da contributi volontari e gratuiti di genitori professionisti (dei comparti della salute, della sicurezza e dell’edilizia): task force e comitati tecnici sono sorti in ogni scuola.

    Ma da parte di chi e’ preposto per dovere istituzionale a dialogare, raccogliere istanze e ordinare gli interventi sul territorio con rapidita’, l’affiancamento e’ stato tiepido e non sempre presente”.

    Il Coordinamento dei presidenti di Consiglio d’Istituto di Roma e Lazio “chiede con urgenza l’attenzione di Citta’ metropolitana e Roma Capitale e ripone grande attesa nell’intervento di coordinamento della Regione Lazio per tentare di realizzare quel raccordo a livello locale che e’ finora mancato.

    Fiduciosi nella necessita’ di una solida collaborazione istituzionale che si richiami alle parole del Presidente Mattarella (‘La scuola e’ una risorsa decisiva’) e alle indicazioni del ministro Speranza (‘Il lockdown sara’ davvero finito solo quando ogni scuola potra’ riaprire’)”.

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