Sgominata banda dei ‘maghi delle serrature’

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    Erano i ‘maghi delle serrature’. Grazie alla loro abilità di aprire qualsiasi cosa rubavano negli appartamenti denaro ed oggetti preziosi. Il tutto con la complicità di una collaboratrice domestica che forniva indicazioni precise sul tipo di serratura, le abitudini e i periodi di vacanza dei proprietari delle case dove prestava servizio. Una banda, capace di violare ogni tipo di cassaforte o porta blindata, è stata smantellata a Roma dagli agenti del Commissariato Trevi Campo Marzio. Sono undici le persone arrestate, tutti pluripregiudicati, per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione. La ‘firma’ di ogni colpo era l’assenza di segni di effrazione. La banda era specializzata nella clonazione delle chiavi, il sodalizio criminale aveva messo in piedi una struttura organizzata nei minimi particolari. A capo dell’organizzazione c’era un romano di 46 anni, che decideva quando, come e dove entrare in azione. Altri tre avevano invece il ruolo di ‘chiavarì, addetti alla riproduzione delle chiavi necessarie per aprire le porte. I nipoti del ‘capò svolgevano diverse mansioni, tra cui quelle di palo e di autisti. Per il gestore di una gioielleria del centro storico, era invece stato cucito il ruolo di ricettatore. Una romena di 29 anni era la basista del gruppo. Oltre a suggerire i possibili ‘obiettivì si occupava anche di fare le fotografie alle serrature e di prendere i calchi delle chiavi da duplicare. Inoltre, il sodalizio aveva creato un vero e proprio ‘laboratoriò per la preparazione di chiavi artigianali. La base logistica per i «summit» era l’abitazione del capo e delle attività commerciali usate come copertura.

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