Torino. Bar con videoslot illegali, armi e energia elettrica rubata

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    Torino. Bar con videoslot illegali, armi e energia elettrica rubata –

    Armi, videoslot illegali, droga, una lotteria clandestina e furto di energia elettrica. E’ quanto hanno scoperto i finanzieri di Torino in un bar di via Reiss Romoli nel capoluogo piemontese. Al termine degli accertamenti il proprietario del locale è stato denunciato insieme a una collaboratrice.

    I finanzieri del gruppo Torino, che hanno condotto l”operazione, hanno sequestrato oltre 15 videoslot illegali, totalmente scollegate alla rete telematica e installate senza nessuna autorizzazione.

    Nel corso delle perquisizioni, effettuate anche con l”ausilio delle unità cinofile delle fiamme gialle, sono state trovate, nascoste nella cantina del locale, armi da fuoco con le matricole mancanti ed è stata ritrovata anche una katana.

    Sono in corso gli accertamenti degli inquirenti per verificare, in particolare, se le pistole ritrovate siano state utilizzate di recente.

    Rinvenuti anche una cinquantina di orologi, di note marche, di dubbia provenienza. Sono stati identificati numerosi avventori del bar, la maggior parte già noti alla forze dell’ordine per svariati
    reati.

    Uno dei clienti è stato segnalato perché trovato in possesso di alcuni grammi di hashish.

    Durante gli accertamenti dei finanzieri è emerso anche che il proprietario del locale, per ridurre
    al minimo i ”costi di gestione” della sua impresa, si era collegato abusivamente alla rete elettrica condominiale all’insaputa degli inquilini.

    L”imprenditore, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato, assieme ad una sua collaboratrice, tra l’altro impiegata ”in nero”, per furto aggravato, ricettazione e riffa clandestina.

    Infatti, come se non bastasse, il cinquantenne aveva organizzato all’interno del locale un vera e propria lotteria a premi, collegata all’estrazione del lotto nazionale, completamente abusiva.

    Pesanti anche le sanzioni amministrative a suo carico che superano i 250.000 euro.

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