Toscana, furti di auto e moto, rapine, soldi falsi: arrestati sei sinti e rom

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    Gli zingari secondo una leggenda ritengono di essere autorizzati dal padreterno a rubare. Sarà così, non sarà un peccato, ma in Italia il furto è ancora considerato un reato. La polizia ha sgominato in Valdinievole (Toscana) una banda specializzata in furti: sei le misure cautelari, due delle quali in carcere, tre ai domiciliari e un obbligo di dimora.

    Nel corso dell’operazione sono state compiute anche 11 perquisizioni domiciliari a carico di residenti a Buggiano, Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese (Pistoia), tutti Sinti e Rom. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile di Pistoia e le misure sono state emesse dal gip di Pistoia, su richiesta del sostituto procuratore Claudio Curreli.

    A portare a termine il blitz sono stati agenti di polizia, del nucleo prevenzione crimine “Toscana” e un elicottero dell’8° Reparto Volo di Firenze. Le accuse riguardano furti di auto e moto, ma anche ai danni di esercizi commerciali. In particolare una moto Suzuki V Strom, rubata, è stata utilizzata da altri soggetti per una rapina a mano armata alla farmacia “Morganti” a Ponte all’Abate (Pescia) il 28 agosto dello scorso anno, ma tra i ‘colpi’ oggetto dell’indagine anche il furto al ristorante “La Corte” di Pescia avvenuto lo scorso 27 settembre.

    Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti orologi Rolex e monili in oro di sospetta provenienza, nonché mazzette di banconote in euro false, probabilmente usate per consumare truffe.

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