Tuscolana, tre romeni cercarono di abusare di una connazionale 12enne. Chiesto il rinvio a giudizio

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    Stavano cercano di violentare una 12enne, ma le sue grida e l’intervento dei genitori hanno evitato il peggio. Per questo tre romeni di 31, 21, 22 anni rischiano di finire sul banco degli imputati. Il pm Antonella Nespola ha infatti chiesto il rinvio a giudizio nei loro confronti per le accuse di violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate. Sull’istanza si pronuncerà il 19 maggio prossimo il gup Roberta Palmisano. Nel giudizio la mamma e la ragazza sono costituite parte civile con l’assistenza dell’avvocato Cristina Cerrato, mentre gli imputati sono rappresentati dai penalisti Francesco Soccorso, Fabrizio Alfieri e Angela De Rosa. I fatti risalgono al 18 agosto del 2010 quando i tre cercano di abusare di una loro connazionale, all’epoca dei fatti 12enne, all’interno di un immobile abbandonato e occupato abusivamente da alcune famiglie romene, in piazzale della stazione Tuscolana. Avventatisi sulla minorenne, la trascinarono in un angolo per poterne approfittare senza essere visti da oggi indiscreti. Mentre due degli imputati la spogliavano e la palpeggiavano, il terzo faceva da palo. Le grida della ragazza, però, che cercava con ogni mezzo di divincolarsi dalla loro presa, sono state avvertite dai familiari usciti dalla palazzina solo pochi minuti prima. I familiari sono rientrati subito e hanno ingaggiato una colluttazione con i tre romeni. Nella rissa il 21enne colpì con un coltello la madre della ragazza alle mani, provocandole lesioni giudicate guaribili in tre giorni. Intanto sono arrivati sul posto carabinieri e polizia. I tre stranieri per evitare l’arresto si sono feriti alle mani che sono poi state giudicate guaribili in cinque giorni dai medici dell’ospedale San Giovanni Addolorata dove sono stati portati in stato di arresto prima di essere portati nel carcere di Regina Coeli.

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