Una messa e una fiaccolata per ricordare il piccolo Claudio

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    Una celebrazione e una fiaccolata per ricordare, a quasi due mesi dalla tragedia, il piccolo Claudio Franceschelli, il bimbo di appena 16 mesi che il padre Patrizio gettò nel Tevere il 4 febbraio scorso. La mamma, la nonna, parenti, ma anche tanta gente comune ha preso parte oggi alla messa, che si è svolta alle ore 17.00 nella chiesa di S. Giuseppe in via della Lungara. Viva e comprensibile la commozione di quanti hanno preso parte alla cerimonia, seguita poi da una fiaccolata diretta a Ponte Mazzini, il punto esatto da cui il bimbo è stato fatto cadere nel fiume. Qui sono state deposte candele e fiori, e successivamente il corteo è sceso in riva al Tevere da dove sono stati lanciati in aria palloncini colorati dedicati a Claudio. La nonna del piccolo, Rita Maccarelli, ha rivendicato che sia fatta giustizia per quanto capitato a suo nipote: «Voglio giustizia, mi auguro che come ha detto mia figlia il giudice si metta una mano sul cuore, non solo se ha figli, perchè non bisogna avere figli per capire questa cosa che è successa, e per tante altre che ne sono successe». La nonna del bimbo ha chiesto ai giudici di essere «severi» per questa «tragedia» che «ci ha portato via la nostra vita».

    Sulla possibilità che il corpo ritrovato nel Tevere vicino a Fiumicino sia quello di suo nipote, Rita Maccarelli ha dichiarato: «Non voglio neanche pensare che sia un altro bambino, questo no. Sarebbe triste sia che fosse mio nipote che un altro bambino. Il dolore è tanto, è inspiegabile». «È la seconda volta che scendo in riva al fiume, ma mi da un gran dolore vedere quest’acqua sporca – ha aggiunto la nonna del piccolo Claudio – ora cerco di stare vicino a mia figlia, dandole l’amore che prima davo a Claudio».

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