Via Candoni, verifiche nel campo nomadi: 350 persone controllate

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    Via Candoni, verifiche capillari  all’interno del campo nomadi: circa 350 le persone controllate – Dichiarazioni di Federico Rocca (Fdi) e dei leghisti Santori, Catalano e Nacca –

    Sotto la regia della Prefettura di Roma, sono iniziate questa mattina all’alba alcune operazioni di controllo all’interno del campo nomadi di via Candoni da parte della Polizia Locale di Roma Capitale, con l’Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale) e con i Gruppi XI Marconi e XII Monteverde,  unitamente a personale della Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri. Lo comunica la Polizia Locale.

    Gli agenti – prosegue il comunicato – hanno svolto verifiche capillari all’interno del campo, identificando circa 350 persone, alle quali si aggiungono i minori presenti: su alcuni occupanti sono stati avviati ulteriori accertamenti, tuttora in fase di svolgimento, per verificare la regolarità di occupazione.

    Controlli ancora in atto da parte dei caschi bianchi anche su una decina di veicoli, trovati in stato di abbandono e per i quali, al termine degli accertamenti, saranno attivate le procedure di rimozione.

    Sull’attività si registra un intervento del consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca.

    “L’operazione delle Forze dell’Ordine all’interno del campo rom di via Candoni – ha dichiarato Rocca – è un’ottima notizia, soprattutto perché giunge dopo numerose segnalazioni che come Fratelli d’Italia abbiamo fatto nel corso degli anni, arrivando a chiedere l’intervento della Procura della Repubblica nel 2020, insieme al coordinatore regionale Paolo Trancassini, visti i continui atti criminosi compiuti all’interno dell’insediamento abusivo.

    “Senza considerare, poi, che negli ultimi mesi per ben due volte ho chiesto un consiglio straordinario sui campi rom. Appuntamento sempre rimandato dal Sindaco e dalla maggioranza. Alla ripresa dei lavori dell’aula consiliare, però, non potranno più scappare e dovranno finalmente rendere conto ai romani del loro atteggiamento di tolleranza verso queste realtà.

    “L’odierno blitz delle Forze dell’ordine di oggi ha confermato ancora una volta che nei campi è possibile ritrovare mezzi e oggetti di valore sottratti a ignari turisti e cittadini, nonché persone con precedenti e dedite ad attività illegali, il tutto a spese dei contribuenti. È ora di smetterla di mettere la testa sotto la sabbia invocando un’auspicata integrazione che dal 1994 ad oggi è stata un totale fallimento”. È quanto ha dichiarato il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Federico Rocca.

    Anche Fabrizio Santori della Lega ha commentato la notizia. “Accogliamo con soddisfazione – ha detto Santori – la notizia dell’intervento delle forze dell’ordine nel campo rom Candoni, dove sono stati identificati centinaia di occupanti e si è proceduto a verifiche accurate. Ma il campo nomadi di via Candoni deve essere chiuso.

    “Da anni si ripete la stessa cosa, anche da sinistra, lo affermava già anche il sindaco Veltroni: adesso passiamo ai fatti”. Lo ha dichiarato in una nota il consigliere capitolino leghista Fabrizio Santori insieme ai consiglieri dell’XI Municipio Daniele Catalano ed Enrico Nacca, a proposito del blitz odierno eseguito dalle forze dell’ordine.

    “Teppismo, aggressioni, furti, maltrattamenti, ricatti, estorsioni, fumi tossici, immondizia: ora basta. Il sindaco Gualtieri deve intervenire: anche in questo settore tollerare l’intollerabile è uno schiaffo alla civiltà e alle norme che la governano. Si chiuda l’accampamento e si proceda contro chi delinque, gli irregolari siano allontanati dalla città. Il campo è fuori controllo”, insistono gli esponenti della Lega.

    “Le baracche si moltiplicano, il tiro a segno contro i bus del deposito Atac limitrofo è diventato un passatempo abituale, i rom sottraggono carrelli ai supermercati, rovistano e spargono immondizia ovunque”, continuano i leghisti. “E operazioni come quella di oggi”, sottolineano, “che ha visto lavorare insieme agenti della Polizia locale, della Polizia di stato e Carabinieri, coordinati dalla Prefettura, non rimangano un episodio isolato: la Lega chiede ancora una volta la ripresa di regolari controlli per evitare che i campi rom romani continuino ad essere zone franche del crimine e dell’abuso dove si consumano gravi reati anche ambientali e contro gli animali”, concludono Santori, Catalano e Nacca.

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