A Palazzo Merulana arriva ‘Vittorio Storaro: scrivere con la luce’

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Roma – Palazzo Merulana, nato dalla sinergia tra la Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture, e’ orgoglioso di ospitare la mostra fotografica di un grandissimo maestro del Cinema internazionale: Vittorio Storaro. Da venerdi’ 18 settembre a domenica 1 novembre 2020 il pubblico potra’ ammirare l’esposizione ‘Vittorio Storaro: Scrivere con la Luce’, realizzata e promossa da Storaro Art, gia’ programmata lo scorso mese di maggio e rinviata per l’emergenza sanitaria causata dal Covid19.

In mostra 70 opere che, in alcuni casi, dialogheranno con le opere della Collezione Cerasi: 70 ‘cavalletti luminosi’ tra 50 cine-fotografie originali e 20 copie su tela dei dipinti che hanno ispirato la ricerca figurativa-cinematografica di Storaro. Le fotografie fanno parte della sua riflessione sul linguaggio dell’immagine fotografica e cinematografica, sviluppata durante tutta la sua carriera in circa 40 film: “Quando sono arrivato a un momento di crescita, ho visto come era possibile esprimermi in fotografia con un senso cinematografico, ovvero unendo piu’ di un’immagine- spiega- in quanto la fotografia e’ espressione in una singola immagine, come la pittura; la cinematografia e’ invece un’espressione in immagini multiple. Questa, quindi, non e’ solo una mostra fotografica ma in realta’ un’esposizione di varie forme di arte: la scrittura, perche’ tutto parte da una storia; la fotografia pura; la cinematografia”.

In questo contesto, l’esposizione riveste un duplice interesse, tecnico e narrativo, grazie al passaggio dall’immagine in movimento, che caratterizza la cinematografia, all’immagine fissa, propria della fotografia. Il lavoro fotografico di Storaro, pur totalmente parte del suo impegno cinematografico, e’ pensato e composto come un racconto d’immagini a se’ stanti. Immagini in doppia-impressione che suggeriscono, attraverso atmosfere oniriche, una personalissima interpretazione delle storie rappresentate filmicamente.

Palazzo Merulana intende cosi’ omaggiare, in occasione del suo ottantesimo compleanno, il piu’ amato e apprezzato autore della cinematografia. Gia’ tre volte Premio Oscar per Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, Reds di Warren Beatty e L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, vincitore del Nastro d’Oro nella 74esima edizione dei Nastri d’Argento lo scorso luglio e di numerosi altri riconoscimenti, con questa mostra Vittorio Storaro si presenta in una veste insolita, ovvero “essenzialmente” come fotografo, come narratore per immagini fisse… ‘Vittorio Storaro: Scrivere con la Luce’ e’, infatti, una mostra foto-cinematografica ideata e voluta con l’intento di raccontare, attraverso la fotografia, una storia in movimento. La mostra arriva a Roma, citta’ natale di Storaro e anche per questo a lui particolarmente cara, dopo aver toccato tappe nazionali ed internazionali.

E qui nella Capitale non sorprende che proprio Palazzo Merulana sia stato scelto dal Maestro per incontrare, in questa diversa prospettiva, il pubblico attraverso il percorso espositivo e i tre eventi speciali in programma, eventi che vedranno la sua presenza (ndr. le date saranno rese note dopo l’inaugurazione). Sin dalla sua nascita Palazzo Merulana, luogo di discussione e confronto culturale e artistico a 360 gradi, ha mostrato una profonda sensibilita’ verso il cinema contemporaneo ospitando varie rassegne nonche’ manifestazioni come il Festival Visionarie (dedicato alle donne protagoniste del mondo del cinema, dell’audiovisivo e della cultura) e, non da ultimo, importanti eventi collaterali della Festa del Cinema di Roma, che sara’ uno dei partner dell’esposizione.

Il progetto espositivo sara’ affiancato dal percorso didattico a cura di CoopCulture, che gestira’ i servizi museali. La mostra fotografica ‘Vittorio Storaro: Scrivere con la Luce’, curata per la parte organizzativa da Roma&Roma srl, completa il progetto ‘Scrivere con la Luce’, iniziato con la pubblicazione di tre libri editi da Electa, da Aurea srl e dall’Accademia dell’immagine. I tre volumi ‘La luce’, ‘I colori’, ‘Gli elementi’, cosi’ come la mostra, ripercorrono le tappe fondamentali della carriera di Vittorio Storaro e il percorso artistico-culturale che l’autore ha seguito: dalla ricerca filosofica a quella pittorica entrambe fonte di riflessione e ispirazione nell’ideazione luministica dei film da lui realizzati. L’esposizione potra’ contare sui servizi didattici e museali di CoopCulture.

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