Agnes Obel all’Auditorium Parco della Musica
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Agnes Obel, giovane cantautrice danese che con l’album di debutto “Philharmonics” (PIAS/SELF) si è aggiudicata il disco d’oro in Francia, Belgio, Olanda e Danimarca, arriva in Italia reduce dal successo del suo ultimo lavoro discografico “Aventine” uscito a ottobre 2013 su Play It Again Sam, elogiato dalla stampa internazionale.
Queste le critiche:
“A wonderful autumn album” **** The Guardian
“Repeated listens unfurl all sorts of wonder” **** Q
“In surpassing her debut, Agnes Obel has confirmed she is in it for the long haul” **** Mojo
“…utterly simple and incredibly resonant. Stunning” The Sunday Times Culture Magazine
“Le canzoni, a cominciare dal primo singolo, con le immagini del video in suggestivo bianco e nero, regalano momenti di pura poesia sonora” L’Espresso
“Un disco che parla la lingua colta della musica da camera riuscendo nel non facile compito di trasportarla in un terreno pop, in una dimensione di musica d’autore che non teme le grandi platee e le raggiunge senza cercarle ad ogni costo” Rumore
“Meravigliosamente fuori dal tempo e dall’affascinante potere cinematografico” Il Mucchio
“Musica per gente che non ha fretta, che ascolta Satie e Joni Mitchell e legge i poeti” Marie Claire
Originaria di Copenhagen, Agnes vive a Berlino dal 2006, dove lo scorso anno, fra gennaio e maggio, ha registrato “Aventine” presso i Chalk Wood Studios. Come “Philharmonics”, il nuovo album è stato scritto, arrangiato e prodotto da Agnes, sua la voce e il pianoforte.
Nel disco, insieme ad Agnes Obel (pianoforte e voce) ci sono Anne Müller al violoncello, Mika Posen dei Timber Timbre al violino e viola (nei braniThe Curse, Pass Them By e Fivefold), Robert Kondorossi dei Budzillus alla chitarra (in Pass Them By).
«Durante il tour di “Philharmonics” continuavo ad avere idee per la nuova registrazione e volevo esplorare il mondo del violoncello e degli altri strumenti a corda» dice Agnes di “Aventine”. «Ho registrato tutti gli strumenti posizionati vicinissimi fra loro, e così i microfoni: tutto in una piccola stanza, con le voci qui, il pianoforte lì, tutto molto vicino. Il suono che ho ottenuto è rarefatto, ma variando la dinamica delle canzoni sono praticamente riuscita a creare dei soundscapes, qualcosa che sembra grande, con questi pochi strumenti»
LUNEDI 5 MAGGIO SALA PETRASSI ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
biglietti 18 euro
Info 06-80241281
www.auditorium.com