Al via Quadriennale, a Palazzo Esposizioni mostra ‘Fuori’

Roma – I fiori di un bouquet per un matrimonio mai celebrato diventano una bellissima installazione che arricchisce la monumentale architettura del Palazzo delle Esposizioni di Roma, completamente trasformato da ‘Fuori’, la mostra della Quadriennale d’arte 2020 che aprira’ al pubblico da domani fino al 17 gennaio 2021, ma che e’ gia’ pronta a essere prolungata se dovesse verificarsi un altro lockdown.

In attesa degli eventi, pero’, la Quadriennale c’e’ e diventa un simbolo di speranza per chi la visita in un momento di sospensione assoluta come questo, una boccata d’aria ‘fuori’ dall’incertezza di queste ore. E in effetti questo titolo, ‘Fuori’, e’ nato proprio durante il primo lockdown.

“La prima cosa che si sperava era proprio quella di poter uscire”, racconta Sarah Cosulich, curatrice della mostra insieme a Stefano Collicelli Cagol. Poi pero’ il campo semantico si e’ allargato e ha coinvolto tante declinazioni diverse, dalla moda al teatro, dalla musica alla danza, dai film all’architettura e il design.

In tutto sono 43 gli artisti in mostra, presentati negli oltre quattromila metri quadri di Palazzo delle Esposizioni, suddiviso in 35 sale, 18 le nuove produzioni realizzate e piu’ di 300 le opere esposte attraverso sale monografiche e nuovi lavori, che tracciano un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana dagli anni Sessanta a oggi.

“E’ un giorno importante per tutti noi che ci abbiamo lavorato. Ho sempre evitato di dire che si e’ trattato di una sfida, perche’ questo e’ un impegno che avevamo il dovere di portare a termine. Questa nostra determinazione e’ stata premiata. Oggi si apre”, ha sottolineato all’agenzia Dire il presidente della Fondazione La Quadriennale, Umberto Croppi, che su un ipotetico stop dovuto a un nuovo lockdown ha annunciato la possibilita’ di una proroga della mostra, che tra l’altro e’ gratuita per tutti grazie alla sponsorizzazione di Gucci. E in caso di chiusura obbligata anche il Palazzo delle Esposizioni e’ pronto a spostare gli eventi gia’ in programma.

“In questo caso, faremo slittare di qualche mese e forse fino all’autunno le mostre previste per marzo. E dunque se ci saranno periodi di chiusura la Quadriennale potra’ essere prorogata e potremo recuperare i periodi di chiusura”, ha spiegato Cesare Pietroiusti, presidente di Azienda Speciale Palaexpo. “Il valore di questa mostra e lo sforzo che e’ stato fatto- ha aggiunto- merita riconoscimento”.

In una forma completamente nuova, grazie a un allestimento di Alessandro Bava che lo ridisegna, al Piano terra del Palazzo delle Esposizioni si incontra tra gli altri Giuseppe Chiari, artista concettuale che con le sue frasi indaga l’opera d’arte e il suo rapporto con chi la guarda. ‘Se questa e’ arte tu sei pazzo’, si legge in una delle opere esposte.

E magari qualcuno lo pensera’ anche visitando ‘Fuori’, perche’ l’idea e’ anche quella di uscire dagli schemi e tracciare un percorso alternativo su tre ambiti tematici: il Palazzo, come metafora della relazione tra arte e potere, il Desiderio, per la necessita’ di sedurre che da sempre accompagna l’arte, e l’Incommensurabile, cio’ che porta gli artisti ad abbracciare fino in fondo le proprie ossessioni, evitando di cadere in uno stile ripetitivo.

“Un atto di coraggio in questo momento? No, la Quadriennale e’ un atto necessario- ha detto il vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo- in tutti i momenti difficili della storia umana cerchiamo di vivere insieme esperienze che sono regalate dal fatto che l’arte ci consente di vivere e sentire emozioni diverse e provarle insieme, nei limiti che ci sono consentiti dalle norme, e uscire da questa sensazione costante di oppressione. Non perche’ questa non esista, ma perche’ nella vita ci sono tanti aspetti e oggi prevale la paura e l’angoscia. Per questo- ha concluso- e’ fondamentale offrire a tutti la possibilita’ di controbilanciare questo stato”.