AmatriciAma: il gusto della solidarietà

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    La conferenza stampa per la presentazione di AmatriciAma.

    La conferenza stampa per la presentazione di AmatriciAma.

    Distributori, ristoratori e clienti uniti per aiutare le vittime del terremoto –

    Raccogliere fondi per la ricostruzione della scuola alberghiera di Amatrice: è questo l’obiettivo dell’iniziativa solidale “AmatriciAma”, che è stata presentata a Roma, da Italgrob (la Federazione Italiana dei Grossisti e dei Distributori di Bevande) e Adhor   (l’Associazione le Donne dell’Ho.re.ca.), con il patrocinio della Provincia di Rieti e del Comune di Amatrice. Come funziona? I distributori ed i loro consorzi coinvolgono i ristoratori nel proporre ai loro clienti di fare una donazione di 5 euro, ordinando un piatto di pasta all’amatriciana. Il ristoratore rilascia una ricevuta e fornisce tutto il materiale informativo ricevuto dai distributori per far espandere l’iniziativa a macchia d’olio. Tenendo conto dei numeri e facendo rete con tutta la filiera, gli organizzatori dell’iniziativa puntano a cifre importanti: ai due milioni di euro che servono appunto per la nuova scuola alberghiera.

    Tutti i ristoranti aderenti sono promossi sul sito www.amatriciama.it, dove si trovano tutte le informazioni che riguardano il progetto.

     “E’ anche grazie alle persone come voi che si può ripartire”. Ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ringraziando gli organizzatori del progetto. “Persone che si sono messe in moto per contribuire alla ricostruzione di quello che era uno dei borghi più belli d’Italia. La nostra priorità, adesso, è di poter aiutare con l’“albergo-scuola” chi non ha più un tetto… la situazione è drammatica”.

    L’iniziativa è stata ideata da Luigino Lorenzoni, distributore e consigliere Italgrob. “AmatriciAma – ha spiegato Paola Ghiacchero, anche lei consigliere di Italgrob – lavora affinché un innovativo e qualitativo impegno femminile sostenga tutta la filiera e che si spende da sempre in iniziative etiche e solidali. Sicuramente i ristoratori italiani, supportati dai distributori, aderiranno con entusiasmo e partecipazione a questa iniziativa. Noi crediamo nel suo successo e speriamo che l’eco della notizia porti a moltiplicare le adesioni”.

    Finora, sono 100 i distributori che hanno già aderito ad AmatriciAma, ma Luigino Lorenzoni  punta ad averne il doppio: “Credo e mi auguro di arrivare a coinvolgere 200 distributori e quindi a circa 3.000 ristoratori”.

    Alla conferenza stampa è intervenuto anche il Presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi che, originario di Accumoli, ha indicato la fatica di far fronte ad esigenze inaspettate e drammatiche e ha espresso l’auspicio che sia possibile – nel tempo e con un lavoro costante – ricostruire tutti gli aspetti dei paesi distrutti. Rinaldi ha parlato anche del suo legame con i territori terremotati e di molte esperienze che, come uomo e come politico, si è trovato ad affrontare in questi ultimi mesi, a partire dalla terribile scena dell’obitorio improvvisato per la conta delle vittime.

    Puntare sul territorio e sul valore dei piccoli comuni è il suggerimento di Lucio d’Ubaldo,  segretario generale di Federsanità ANCI e direttore de “Il Giornale dei comuni”. “Bisogna aiutare le persone nei propri territori e valorizzarli perché sono la storia del nostro Paese, fonte di arte, ricchezza e cultura e un’iniziativa come questa – che vuole aiutare Amatrice promuovendone il piatto tipico – sposa l’idea di mettere in luce ciò che ci rende orgogliosi e famosi nel mondo per contribuire alla ripartenza”.

    V.Q.

     

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