Associazione culturale Torraccia rischia chiusura, ecco raccolta fondi
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Roma – Dopo la batosta di tre anni e mezzo fa, con la delibera 140 del Comune di Roma che per il ‘riordino del patrimonio in concessione’ impose l’abolizione del canone agevolato al 20% portandolo al valore di mercato (da 1.000 a quasi 5.000 euro mensili) chiedendo gli arretrati a titolo di indennita’ di occupazione (oltre 110mila euro) e costringendo i volontari a una sfiancante ed economicamente sanguinosa battaglia legale, l’Associazione culturale Torraccia (Act) si trova di nuovo in difficolta’ a causa del secondo lockdown imposto dall’emergenza sanitaria in pochi mesi.
E chiama a raccolta il territorio, dove opera da 25 anni come base logistica per la Protezione civile e punto di sostegno nell’estrema periferia per giovani e giovanissimi, rappresentando un riferimento per il quartiere e non solo.
“Cari amici, come sapete bene la nostra, la vostra associazione opera in questo quartiere da 25 anni ormai. Tante sono le cose che siamo riusciti a fare, alcune bene, altre meno, tante altre vorremmo farne, sempre nell’intento di offrire un’alternativa intelligente al vuoto che spesso avvolge le periferie.”
“Ci siamo sempre sforzati di essere puntuali nei pagamenti di affitto e utenze ma i ripetuti stop a tutte le attivita’ stanno mettendo veramente in crisi i gia’ magri conti”, scrivono su Facebook i rappresentanti dell’associazione.
Lanciando un’idea per salvarla: “Abbiamo pensato quindi di avviare una raccolta fondi che possa servire a ‘rimetterci in carreggiata’ e (se accolta con generosita’) a consentirci di continuare ad operare nel quartiere appena sara’ possibile farlo”.
L’appello ai cittadini e’ quello di, “se non potete donare”, aiutare a condividere anche sui social la raccolta, “per far comprendere l’importanza di questa realta’ per Torraccia e le altre aree del quartiere San Basilio. Vi ringraziamo in anticipo per il vostro aiuto e vi terremo costantemente informati sull’andamento della raccolta. Facciamoci un regalo come comunita’, Torraccia se lo merita”.
La raccolta fondi e’ in corso sulla piattaforma GoFundMe (questo l’indirizzo web: https://www.gofundme.com/f/lass-cult-torraccia-non-puo-morire-a-25 -anni) ed e’ accompagnata da un lungo appello dell’associazione, che ne ripercorre il quarto di secolo di storia.
“L’Associazione Culturale Torraccia – Act, nasce il 6 Giugno del 1995 con l’obiettivo di costruire – nel nuovo piano di zona alle spalle di San Basilio (Quartiere XXX di Roma) – un ‘punto d’incontro’ che potesse costituire un centro di aggregazione in una realta’ periferica a rischio, come tante altre, di trasformarsi in un quartiere dormitorio noto alle cronache solo per le fiorenti attivita’ malavitose.”
“La prima iniziativa fu quella di realizzare un giardino che potesse accogliere i tanti bambini presenti nel quartiere. Successivamente parti’ la ristrutturazione del Casale, attuale sede dell’Act in via Aldo Sandulli 100, grazie alla partecipazione economica e fisica di molte persone del quartiere”, si legge nell’appello.
Il 27 settembre 2002 “il Comune di Roma assegna in concessione all’Act, a canone agevolato per attivita’ non a scopo di lucro, il Casale e l’area verde limitrofa con tutti i manufatti presenti. In questi lunghi anni grazie al lavoro, amore e passione dei volontari Act il Casale, inizialmente in stato di assoluto degrado, e’ stato completamente ristrutturato a spese dell’Associazione, diventando un teatro e un luogo di aggregazione per tutti gli abitanti di quest’area della citta’ e non solo. Un bell’esempio di come i cittadini organizzandosi possono valorizzare una struttura pubblica”.
A quel punto, spiega l’associazione, “le cose cominciano a cambiare, l’amministrazione di Roma Capitale inizia un iter che dovrebbe portare al riordino e valorizzazione di tutto il patrimonio in concessione e blocca anche il rinnovo di quella gestita da Act che ha sempre pagato regolarmente il canone calmierato stabilito dalla concessione (circa 1.000 euro mensili).”
“Le spese legali sostenute per contrastare le pretese dell’amministrazione (aumento del canone al prezzo di mercato di circa 5.000 euro mensili) iniziano a minare il povero bilancio dell’Associazione che comunque vede riconosciuto in giudizio il suo diritto al canone calmierato previsto nella vecchia concessione”.
La concessione, scaduta a settembre 2014, “non viene comunque rinnovata in attesa di nuovo regole che ancora oggi nel 2020, Roma Capitale non riesce a definire, costringendo l’Act a bloccare alcune attivita’ che non si possono piu’ svolgere in assenza della concessione”.
Poi l’emergenza coronavirus: “Malgrado la situazione di precarieta’ e di riduzione delle entrate, con l’aiuto di tante persone, l’Act tenta di andare avanti con caparbieta’, organizzando corsi a prezzi popolari e mettendo in scena spettacoli teatrali e musicali di gran qualita’ sempre gratuiti, per dare a tutti la possibilita’ di avvicinarsi all’arte e alla cultura. Poi fu Covid 19.”
“Prima chiusura, l’Act si adegua con fatica e dispendio di fondi alle nuove norme anticontagio e a settembre riparte con le sue attivita’ ma, dopo un mese, nuovo stop alle attivita’: e siamo ai giorni nostri.”
“Senza possibilita’ di ottenere introiti, lo sforzo di rimanere in linea con i pagamenti delle utenze e degli affitti e’ divenuto non piu’ sopportabile, ormai la stessa sopravvivenza dell’associazione e’ messa in dubbio ed e’ per questo che chiediamo il vostro sostegno”.
Da qui il grido d’allarme dell’associazione: “Ci siamo sempre mossi all’interno della legalita’, rispettando gli impegni presi. Vogliamo continuare a farlo. Questo territorio privo di tante cose, se lo merita e gli sforzi di tanti anni e di tanti volontari non possono e non devono andare dispersi.”
“Senza cultura si perde la memoria dei tempi, senza la possibilita’ di partecipare ad attivita’ sane si scivola nel degrado e nell’abbrutimento. Aiutateci a mantenere vivo e aperto a tutti questo punto di aggregazione come abbiamo fatto in 25 anni di attivita’.”
“Tra le tante collaborazioni, nella nostra sede ospitiamo anche la Delegazione Nomentum della Protezione civile (Anvvfc), tutto questo non puo’ finire.”
“Anche un aiuto piccolo puo’ fare la differenza, un aiuto grande puo’ rappresentare la svolta. Grazie in anticipo a chiunque potra’ dare il suo contributo”, conclude l’Act, invitando chi ne volesse conoscere le attivita’ a visitare il sito web www.actorraccia.com e a seguire i social dell’associazione, presente su Facebook, Instagram e Twitter.