Auditorium, stagione 2011-2012 con oltre 500 appuntamenti

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    Oltre 500 appuntamenti con molti eventi indediti e in prima assoluta. È il cartellone della stagione 2011-2012 della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica della capitale. Una stagione che cresce nonostante la crisi perchè, come sottolinea il presidente Aurelio Regina, che annuncia anche una convenzione con la Camera di Commercio di Roma, la recessione «non fa registrare una contrazione di consumi all’Auditorium che, anzi, ha venduto più biglietti, segno che investire in cultura funziona». Gli fa eco l’amministratore delegato della Fondazione, Carlo Fuortes, affermando che «nei primi nove mesi del 2011, cioè fino al 30 settembre scorso, abbiamo avuto un incremento dell’11% nell’incasso da biglietteria, passando a 5,5 milioni di euro dai 4,9 del 2010. Questo ci ha spinti ad aumentare l’offerta, convinti che la cultura abbia un ruolo fondamentale contrro la recessione». Un maggiore incasso certamente dovuto anche a un lieve aumento dei biglietti, che comunque rimangono a prezzi molto contenuti, si parte da 2 euro fino a 15 euro per i concerti, ma che non esclude che per alcuni concerti, quelli delle grandi star, il prezzo possa salire e anche di molto. «Il mandato del Cda della Fondazione -spiega Regina- è che con i contributi pubblici, che arrivano solo dalle istituzioni locali dal momento che Musica per Roma non prende un soldo dallo Stato, si debba fare attività culturale per tutti, mantenendo prezzi ‘simbolicì, senza finanziare i concerti più ‘commercialì, come quello di Elton John o simili». «Questi -rimarca Fuortes- è giusto che li paghi chi li vede, perchè se li finanziassimo con i soldi pubblici li faremmo pagare anche a chi non li vede». Per quanto riguarda il programma della stagione 2011-2012, «è frutto di un lavoro iniziato otto anni fa -spiega Fuortes- costruito grazie alla fiducia degli artisti e di tutte le persone che in questo periodo hanno collaborato con noi. Il nostro successo -sottolinea- deriva dal fatto che abbiamo superato i vincoli stretti che vigono nelle altre istituzioni». Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, conferma il proprio sostegno a Musica per Roma, istituzione che, «grazie al suo impegno, sta trasformando l’Auditorium in un luogo di trasferimenti culturali, anche tra generazioni, poichè richiama molti giovani. E questo è il segno -sottolinea- che si va nella giusta direzione». E rimarca che «la cultura è settore strategico su cui investire». L’assessore alla Cultura della Provincia, Cecilia D’Elia, snocciola i numeri: «La spesa media per la cultura cresce del 4,8% nel Lazio e del 5,2% a Roma. Segno che in tempo di crisi la gente chiede pane e cultura». «Musica per Roma è l’istituzione più centrale della vita cittadina anche per la contaminazione tra le varie realtà», afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ricorda l’obiettivo del Comune di «estendere il Parco della Musica, sulla base del progetto di Renzo Piano, dal Maxxi fino a Villa Glori». E ricorda che l’anno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia ha «evidenziato che l’Italia è una nazione fondata sulla cultura. Ecco perchè -sottolinea- mi sono fatto promotore dell’incontro fra Muti e Tremonti, che è stato punto di partenza di iniziative importanti, a partire dal reintegro del Fus». Un’ottica in base alla quale, secondo il sindaco capitolino, «va preservato lo spazio della cultura perchè è un grande investimento per lo sviluppo. Musica per Roma -afferma- è la testimonianza che Roma culturalmente è viva non solo per il suo passato, ma per il suo presente, grazie alla sua capacità di creare una miscela culturale». Non cambia la formula del cartellone, che vede centinaia di nomi tra i partecipanti e il consueto, per l’istituzione, abbattimento degli steccati esistenti tra le diverse aree culturali. Quindi musica popolare (Baglioni, Daniele, Gualazzi, Paoli), accanto a quella colta (omaggio a John Adams, un’opera di John Cage o Claudio Strinati che parla di musica contemporanea). E ancora danza, Jazz, Festival delle Scienza, Festival del Flamenco, ‘Piano o Fortè, una mostra «che non si vede ma si sente», come spiega il curatore Achille Bonito Oliva. Ma anche le Lezioni di Storia o i Processi alla Storia. E poi, musica sperimentale, la terza edizione di ‘Libri Come’ e l’arrivo di Auditorium Tv, il canale ufficiale dell’Auditorium su YouTube presentato da un originale video che aveva tra i protagonisti le star di Hollywood, da Steven Spielberg a Scarlett Johansson, da Tom Cruise a Leonardo di Caprio.

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