Da leggere, “Un buco nell’eternità, immortalità di un’amicizia” di Rosalia Raineri

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    Di Debora De Angelis

    Lucidità. Questa è la parola che meglio riassume lo sguardo della giovane autrice sul mondo.
    quella lucidità rara e preziosa sulla natura umana e sull’esistenza tutta, tipica di una coscienza spontaneamente incline al “conosci te stesso” di socratica memoria.
    Lucidità pesante da sostenere a poco meno di vent’anni, l’età dell’autrice, e allora eccola sfaccettarsi come un prisma nelle sue quattro voci narranti: Marzia, Cinzia, Fabiana e Barbara.
    Unite da un legame indissolubile, una porta l’urgenza prematura di non perdersi, come spesso accade quando si intraprendono le vie del mondo, una seconda si estrania in un universo parallelo fatto di nuvole e troppa saggezza e vuole sperimentare la rottura benefica dalla troppa precoce consapevolezza attraverso la ribellione, una terza vive per la prima volta l’amore e i suoi soffocanti ossimori, la quarta fa da tramite tra tutte loro, percepisce il contatto con la Voce Interiore, le parla, l’ascolta, la teme e al tempo stesso sa di non potere, volere, interrompere il contatto con Lei.
    Mi sono sempre chiesta, vedendo le mie serie preferite da adolescente, One Tree Hill e Dawson’s Creek, citate anche dall’autrice, se fosse una prerogativa tutta americana rendere così bene i travagli esistenziali di chi si avvia a consacrarsi Maturo, dopo la fine del liceo, in bilico tra l’entusiasmo di una inesperita libertà e l’incombente angoscia di doverla, o rischiare di poterla barattare con il ricordo di Sé. questo una delle protagoniste, con lucido presagio, prova a lanciare come un monito che teme e desidera al tempo stesso: frammentarsi, perdersi per sperimentare l’esistenza e le sue contraddizioni, per poi ritrovarsi, un giorno, finalmente integre e complete.

    Il King di “Stand by me” stringerebbe volentieri la mano a questa ragazza e alla sua dichiarazione di eterna amicizia declinata al femminile.
    Vi invito a leggerlo per lasciarvi guidare attraverso il sentiero che la giovane autrice ha ben chiaro in se stessa e vi auguro che possa ridestare il Ricordo di ciò che avete dimenticato.

    Intervista all’autrice.
    Rosalia Raineri: a leggere il tuo libro, emergono una maturità e consapevolezza della scrittura abbastanza inconsuete in una poco-più-che ventenne. A che cosa credi che si debba questa saggezza letteraria?

    Devo intanto precisare, che non mi sento addosso questa “saggezza letteraria” che mi affibbi tu, né credo di avere una maturità superiore alla media. Forse lo si pensa, leggendomi, perché in genere si parla maggiormente di quella minoranza di ragazzi che sembrano riflettere poco e niente, e di conseguenza io potrei apparire come un’eccezione; ma non è così. Anzi, direi che è esattamente il contrario. E, facendo parte di quella maggioranza sconosciuta di ragazzi, posso dire di essere assolutamente nella media, anzi, per alcuni versi potrei anche ritrovarmi sotto a questa media. Ma siccome sono ancora giovane e ho quindi tempo per migliorare, non me ne preoccuperei più di tanto, no?

    Pensando alla letteratura di ogni tempo, in quali autori e autrici ti riconosci maggiormente, per stile e tematiche affrontate e perché?

    Se dovessi scegliere un’autrice come musa ispiratrice, opterei certamente per Christine De Pizan, o meglio Cristina da Pizzano. Una scrittrice veneziana del XIV sec, cresciuta in Francia. E’ la prima donna al mondo che può vantarsi di aver vissuto della sua penna (il mio sogno!). I suoi scritti, inoltre, erano una forma di battaglia contro la misoginia. Si potrebbe considerare anche la prima femminista della storia.

    Quando hai sentito per la prima volta l’impulso irrefrenabile di impugnare la penna per iniziare a raccontare storie?

    Non lo ricordo il momento esatto, forse perché è nato con me, o meglio, non appena ho imparato a scrivere. Certo, non erano cose da poter far leggere in giro (e non sono sicura neppure che lo sia il romanzo pubblicato, giudicatelo voi!), ma nella loro stesura, ero sicuramente mossa da un forte impulso alla narrazione, alla comunicazione, all’espressione in generale di un pensiero fantasioso.

    Il resto dell’intervista http://scribacchiamiamoci.forumfree.it/?t=55107920

    Forum http://scribacchiamiamoci.forumfree.it/?t=54650123

    link diretto all’acquisto del libro: http://www.ibs.it/code/9788863320503/raine…-agrave-di.html

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